«Cambiamo mira! Investiamo nella Pace, non…
…nelle armi»
Appello congiunto delle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia alle comunità cristiane, vescovi, parroci, consigli pastorali e a tutte le persone di buona volontà in occasione della Pentecoste e della Festa della Repubblica
«Non è questo il tempo in cui continuare a fabbricare e trafficare armi, spendendo ingenti capitali che dovrebbero essere usati per curare le persone e salvare vite». Con queste parole profetiche, nel suo messaggio di Pasqua, papa Francesco richiama l’urgenza di sostenere la vita e smettere di finanziare la morte.
Sfida che vogliamo raccogliere e rilanciare con voi. Perché dentro questa emergenza in cui si inietta liquidità nel sistema economico e nella Chiesa per sostenerne le attività, sentiamo ancora più forte l’esigenza di prestare attenzione al denaro e ai suoi movimenti. Il denaro certo serve, per fare il bene, ma farsi suoi servi genera solo disgrazie sorde al grido dei poveri e di Sorella Madre Terra. Vogliamo impegnarci con voi per vigilare sull’origine delle donazioni per opere spirituali, caritative, educative, sociali e comunitarie e sul loro ingresso nei circuiti dei sistemi bancari e di investimento.
Come sottolinea papa Francesco nell’Esortazione apostolica post-sinodale Querida Amazonia: «Non possiamo escludere che membri della Chiesa siano stati parte della rete di corruzione, a volte fino al punto di accettare di mantenere il silenzio in cambio di aiuti economici per le opere ecclesiali. Proprio per questo sono arrivate proposte al Sinodo che invitano a prestare particolare attenzione all’origine delle donazioni o di altri tipi di benefici, così come agli investimenti fatti dalle istituzioni ecclesiastiche o dai cristiani» (n. 25).
È sempre più evidente l’assurdità del fatto che il denaro raccolto con le nostre tasse e sottratto alla sanità (tagli per 37 miliardi negli ultimi dieci anni), alla scuola, all’accoglienza, alle famiglie vada a finanziare sistemi militari costosissimi come i caccia F-35 e i sommergibili U-212.
Anche i vescovi italiani nel recente documento La chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance invitano «a individuare processi di conversione delle capacità produttive di armi in altre produzioni ad usi non militari» (4.2.3).
Vi invitiamo pertanto a prendere parte con noi al percorso di rilancio della Campagna di pressione alle “banche armate” che avverrà il 9 luglio in occasione dei 30 anni della promulgazione della Legge 185 del 1990 che ha introdotto in Italia «Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento».
Qui un breve video di presentazione: https://youtu.be/ncWT-gVattY
Per ulteriori informazioni: www.banchearmate.org
Un percorso che prevede di:
- Verificare le banche in cui abbiamo depositato i risparmi evitando quei gruppi bancari che finanziano, giustificano e sostengono l’industria, il commercio e la ricerca militare.
- Verificare le fonti delle donazioni a parrocchie, comunità cristiane, comunità religiose e associazioni, anche rinunciando a provenienze dubbie.
- Sensibilizzarci e sensibilizzare la cittadinanza sul tema della riconversione delle spese, delle aziende militari e delle operazioni bancarie per promuovere le aziende e i fondi destinati a sostenere la vita.
- Richiedere al Governo italiano – insieme a Rete italiana per il disarmo, Rete della pace e Sbilanciamoci – di attivare una moratoria sulla spesa militare e sistemi d’arma per almeno un anno, riconvertendo tale spesa nella sanità, nella scuola, nella cultura, nella difesa dell’ambiente, nelle comunità locali.
«Servono ospedali e scuole, non cannoni» ricordava Aldo Capitini alla prima Marcia italiana per la pace e la fratellanza tra i popoli, subito dopo la seconda guerra mondiale. Rimettiamoci insieme in cammino, oggi, sulle tracce di quelle parole e di quel sogno!
– Filippo Ivardi Ganapini (direttore di Nigrizia): filippo.ivardi@nigrizia.it
– Mario Menin (direttore di Missione Oggi): direttore@missioneoggi.it
– Rosa Siciliano (direttrice di Mosaico di Pace): info@mosaicodipace.it
PER ADERIRE ALL’APPELLO
Tutte le comunità, associazioni e i singoli che intendono aderire all’appello sono invitate/i a segnalarlo ai succitati indirizzi email.
LE IMMAGINI SONO STATE SCELTE DALLA REDAZIONE DELLA “BOTTEGA” CHE ADERISCE ALL’APPELLO: siamo persone di “buona volontà” e dunque da sempre contro le banche armate.
Due giorni fa il quotidiano “il manifesto” ha pubblicato l’appello ma solo nell’edizione on line.
Con i Missionari Saveriani a Parma abbiamo aperto la Casa Wonderful world, che è casa della pace e di ospitalità. L’obiettivo è totalmente in sintonia con questo appello, cui dunque aderiamo con molta convinzione.
Grazie
CIAC, Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione di Parma e Provincia