Campagna internazionale di Sos Sexisme
Le donne chiedono risarcimento (traduzione di Maria G. Di Rienzo)
La Conferenza di Vienna del 1993 ha stabilito che i diritti delle donne sono universali, inalienabili ed indivisibili, e parte integrale dei diritti umani fondamentali.
La nostra associazione SOS SEXISME, http://www.sos-sexisme.org/ , chiede che la millenaria oppressione sofferta dalle donne sia oggetto di denuncia ufficiale e di compensazione economica da parte di tutti i governi, per porre una fine reale alle molte discriminazioni e ai molti crimini commessi contro le donne.
Vi chiediamo di far circolare la nostra petizione fra i gruppi di donne del vostro paese e di mandarci le firme raccolte entro il dicembre 2011:
- per posta: SOS SEXISME – 2 rue du Bel Air – 92190 – Meudon – France
- via fax: 33 – 1 – 46261482
- per posta elettronica: sexisme@sos-sexisme.org
- o direttamente sul nostro sito web
Le firme saranno inviate alla Commissione petizioni del Parlamento Europeo, alla Commissione NU sullo stato delle donne, al Segretario generale delle Nazioni Unite, alla quinta Conferenza internazionale sulle donne.
SOS SEXISME sosterrà le cause delle donne che decideranno di agire legalmente a nome proprio o a nome delle proprie antenate, al fine di ottenere delle scuse ed il riconoscimento che i crimini commessi contro di loro sono crimini contro l’umanità.
Vi ringraziamo per la vostra partecipazione a quest’importante azione, che mostrerà una volta di più lo scopo globale della nostra solidarietà. La Presidente, Michèle Dayras
- LE DONNE CHIEDONO RISARCIMENTO
La Conferenza di Durban contro il razzismo e l’intolleranza è stata il luogo d’incontro delle vittime della schiavitù, della colonizzazione, dell’apartheid, delle “pulizie etniche”, del sistema delle caste e di tutti i tipi di violenza religiosa e politica. E le donne? Il sessismo è stato evocato solamente nel contesto dell’oppressione duale: una donna nera, una donna musulmana, una donna Dalit, una donna Rom… Ma le donne sono vittime di un tipo specifico di oppressione, il patriarcato, e questo è fuori questione.
Noi, le Donne del Mondo,
denunciamo la violenza e le varie forme di sfruttamento che gli uomini ci hanno inflitto e continuano ad infliggerci da millenni:
per i nostri piedi fasciati
per i nostri colli imprigionati negli anelli
per il nostro sesso mutilato o cucito
per le nostre labbra deformate dalle piastre o le nostre orecchie perforate
per le cinture di castità e i controlli sulla verginità
per i corsetti che ci soffocano
per i nostri corpi affamati dall’anoressia o ingrassati secondo le loro regole
per le donne che vengono private di istruzione, libertà, autonomia
per le donne chiuse negli harem o nelle case
per le donne chiuse dietro al velo, al chador, al tchadri o al burqa
per i matrimoni precoci, i rapporti sessuali imposti
per le gravidanze non volute, le sterilizzazioni forzate, l’aborto di feti femminili
per la poligamia, i ripudi, il sistema della dote
per la discriminazione nell’eredità
per lo sfruttamento economico, la schiavitù domestica, il doppio lavoro
per le botte, gli insulti, le molestie morali e sessuali
per gli stupri singoli o collettivi
per la pornografia e la prostituzione
per le donne vendute nei “matrimoni temporanei” o dalle organizzazioni criminali
per il lancio di acido, la lapidazione e il rito del “sati”
per le streghe bruciate vive
per i delitti d’onore, gli omicidi di donne
per i massacri religiosi o politici
per le bambine che uccidono o a cui impediscono di nascere: 100.000.000 di donne “mancanti” al mondo…
per il controllo che hanno esercitato e continuano a esercitare sulle nostre vite
per le nostre vite che ci hanno rubato
per la nostra intelligenza che hanno soffocato
per le divisioni che hanno creato tra noi per mantenerci in schiavitù
per i terribili crimini che gli uomini hanno commesso contro le donne sin da tempi immemorabili
per aver fatto di noi il simbolo del male in ogni religione misogina che hanno creato a propria immagine, una caratteristica peculiare di ogni ideologia razzista
per i nostri diritti umani disprezzati
noi, le Donne del Mondo, chiediamo ai governi delle nazioni di scusarsi e di dare un valore reale alle compensazioni finanziarie, legali, professionali e politiche che le donne hanno il diritto di ricevere.
SOS SEXISME
Fatto.
Grazie a Maria G.Di Rienzo e a te, Daniele.
clelia