Capo-DANNI: ultimo appello alla…
… ragionevolezza, a poche ore dalla prossima overdose di botti e fuochi
di Vito Totire (*)
Gli “organi di informazione” e le istituzioni non hanno dato molto peso alla nostra richiesta – Un appello contro i botti di Capodanno – firmata da associazioni e cittadini.
La situazione che emerge a livello nazionale è penosa. Viene da chiedersi se i sindaci italiani nell’ambito dell’ANCI si parlino e per quale motivo l’ANCI non proponga una linea-guida, assumendo la linea di condotta più adeguata (che sarebbe ovviamente vietare tutto l’anno botti e fuochi, decisione da associare all’inevitabile divieto di produzione, commercializzazione e importazione).
Il quadro attuale è una diffusissima rimozione del problema con rare eccezioni di singoli Comuni in cui sono state emanate ordinanze diversissime tra loro: divieti che durano da poche ore –con addirittura pause fra le 23 del 31 dicembre e l’una del 1° gennaio – a pochi giorni. In diverse situazioni sono i Comuni in prima persona a sparare o a patrocinare/avallare i fuochi artificiali: lampante il caso del Comune di Imola. Nelle poche ordinanze emanate pare prevalere la preoccupazione per l’ordine pubblico ed essere rimosso invece il problema dell’inquinamento.
Eccezione positiva quella che pare riscontrarsi in alcune aree del Piemonte dove l’uso dei botti entrerebbe in rotta di collisione con le scelte già affermate a favore del Welfare animale; qui non sembrano necessarie “ordinanze di capodanno” essendo i fuochi tendenzialmente vietati tutto l’anno.
Andiamo avanti con il nostro appello preparandoci – purtroppo – al triste censimento degli esiti che cercheremo di censire dal primo gennaio in poi.
Un altro sassolino nella scarpa: a Bologna abbiamo indirizzato a Ausl e Prefettura l’istanza per evitare il “rogo del vecchione” PER EVITARE INQUINAMENTO E DIFFUSIONE DI FUMI E DIOSSINE. Si tratta di un rito inaugurato a Bologna in epoca fascista, già inspiegabilmente sopravvissuto al 25 aprile 1945 e che persiste anche nell’era delle polveri sottili.;
Ausl e Prefettura neppure rispondono e così contribuiscono a PEGGIORARE IL LIVELLO DI SFIDUCIA DEI CITTADINI NELLE ISTITUZIONI.
Botti, fuochi e roghi sopravvivono nonostante la crisi climatica planetaria. Troppo comodo dire che gli unici cattivi sono Trump e i cinesi mentre “noi” siamo buoni. E invece spendere e sprecare per inquinare è il programma di un ceto politico né di destra, né di sinistra, né sovranista né europeista ma in verità masochista; anzi peggio perchè i veri masochisti (che comunque dovrebbero curarsi) tendenzialmente danneggiano solo se stessi senza coinvolgere gli altri.
Bologna, 30.12.2018
(*) Vito Totire, «Comitato per la dismissione della produzione di merci nocive»
L’IMMAGINE – scelta dalla “bottega” – rimanda al «C’era una volta» ed è un disegno ironico/augurale di Lanfranco Lodoli.