Carcere
di Michele (*)
scelta per il 21 marzo dalle amiche della rivista «Fuori binario»
Non ho mai preteso di essere perfetto.
Non ho mai voluto essere quello che sono adesso.
Guardo milioni di granelli di polvere in sospensione, là,
dove sottili lame di luce irrompono dalla persiana socchiusa,
e sembrano come impazzire:
schizzano da una parte all’altra all’infinito,
da un’ombra all’altra:
il sole come una prigione senza muri.
I movimenti si fanno pesanti,
gli occhi si sciolgono a ogni nuova stagione.
I capelli sempre più radi,
la barba sempre più folta:
l’idea della mia perfezione si è fatta distante.
Dondolo da una lama di luce a un’altra:
l’oscurità come la mia dimora.
Piccoli cerchi si formano nella mia testa
come quando un sasso
irrequieta uno stagno immobile.
Dove andate?
Dove infrangerete i vostri orizzonti?
Conosco la solitudine,
conosco la tristezza
e la derisione.
Quanto è brutto accorgersi che qualcuno guarda proprio te,
ti fissa,
ti scruta
ti giudica,
poi si rivolge ironico ai suoi amici
i quali sghignazzano all’unisono
guardandoti negli occhi
senza vergogna.
Questi miei occhi:
pagliuzze di grano dorato
in un verde prato
bagnato di rugiada.
(sabato 10 novembre 2012, http://michele-miky14876hotmailit.blogspot.it/)
(*) Il 21 marzo è la «Giornata mondiale della poesia» istituita dall’Unesco. L’idea era di farvi trovare oggi un blog molto particolare, cioè 24 poesie, una ogni ora. Dalla mia piccola lista amicale «my favorite things» (per l’occasione un po’ allargata) sono arrivate 28 poesie. Di ogni genere: alcune assai famose, altre inedite o scritte per quest’occasione. Così abbiamo deciso di allargare un pochino il giorno canonico. Si è perciò partiti alle 20 di ieri per terminare alle 23 di oggi. Buona lettura (db)