Cento e passa pittori naif – 17, L’arte naïf di Ivan Generalić
di Mauro Antonio Miglieruolo
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Ivan Generalić, pittore croato (Hlebine, 21 dicembre 1914 – Koprivnica, 27 novembre 1992), è considerato uno dei massimi rappresentanti a livello mondiale della tendenza Hlebine, così denominata dal nome del villaggio dove questo stile è stato sviluppato.
Generalić ha svolto la propria attività prevalentemente nella regione della Podravina, dalla quale è uscito solo nel 1953 per una trasferta di due mesi a Parigi.
Pittore autodidatta, si raccontata che fin da bambino disegnava con pastelli ovunque, anche in sacchetti di carta nel negozio di suo zio.
È stato per gli incoraggiamenti di uno studente d’arte (Krsto Hegedušić) che inizia un lavoro sistematico come pittore. Krsto Hegedušić nel 1930 ha avuto la possibilità di esaminare i suoi dipinti, se ne entusiasma e convince Generalić a esporli.
La sua prima mostra risale infatti al 1931 (padiglione dell’arte di Zagabria) subito dopo l’incontro fortunato. Insieme a lui espongono Mirko Virius artisti e Franjo Mraz. La mostra ha un grande successo.
Il tema centrale dei suoi quadri è la vita di ogni giorno nei villaggi, che illustra dal punto di vista interno, di uno spirito contadino abituato a stare tra i contadini.
Sagre paesane, animali e bestiame, giorni di mercato, feste paesane, le fatiche dei raccolti, la produzione del vino… l’ordinarie della vita di villaggio viene trasformato in uno straordinario di colori, di costumi, allegria, morti tragiche…
Notevole anche la tecnica, la capacità di scelta dei particolari significativi e di rendere gli ampi spazi del mondo in cui vive e di rendere la prospettiva.
Ha sempre condotto una vita semplice, uguale a quelle dei contadini della sua terra. Si è sposato due volte: nel 1934 con Anka Kolarek e nel 1975, dopo la morte di Anka, con Roza. Il figlio Josip e il nipote Goran sono entrambi apprezzati pittori naïf.
(elaborazione da dati Internet)