Cesena: a processo Edoardo Preger…
… ex sindaco della città e «testa pensante» del Pd locale
un intervento di Davide Fabbri
UN NOSTRO ESPOSTO PORTA SOTTO PROCESSO L’EX SINDACO DI CESENA EDOARDO PREGER, LA TESTA PENSANTE DEL PD
Una indagine della magistratura è partita da un corposo esposto presentato dal sottoscritto e da altri 7 cittadini alla procura della Repubblica di Forlì nel settembre del 2014. La magistratura ha ritenuto fondate le nostre argomentazioni, ha fatto partire un’inchiesta e ci sono già state condanne. L’architetto Preger è coinvolto penalmente in quanto firmatario del progetto delle opere di urbanizzazione di una nuova lottizzazione di maxi cemento pari a 27 ettari: è come assistere alla cementificazione di ben 20 campi di calcio!
L’architetto Preger nel progetto presentato non ha evidenziato la presenza dell’insediamento – in parte abusivo – della ditta Baruzzi. Il nostro esposto ha preso le mosse principalmente dagli avvenimenti accaduti in sede di riunione della seconda Commissione Consiliare del Comune di Cesena del 26.08.2014, in seguito alla discussione sull’approvazione del Pua, Piano Urbanistico Attuativo, per l’Area di Trasformazione 12/02 AT4a in variante al PRG (il piano regolatore). In quella sede si evidenziava l’incongruenza della documentazione agli atti riguardo a un’area destinata a verde pubblico prevista su un terreno di proprietà della ditta Baruzzi S.r.l, dagli elaborati di stato attuale risultante incolta e agli effetti occupata da un insediamento in parte abusivo. Siamo in località Pieve Sestina di Cesena – fra l’autostrada A14, la via Colombara, via Viazza e via Larga.
E’ presente da diversi anni un’attività insediativa (prefabbricati, capannonim box, wc mobili) di proprietà della ditta Baruzzi Srl già Baruzzi Natale e c. S.n.c. Tale insediamento, adibito a deposito, risulta essere ancora in parte abusivo, poiché privo di titolo abilitativo. Attraverso dichiarazioni pubbliche del sindaco Lucchi e dell’assessore Moretti, si ammette che l’amministrazione comunale avrebbe, negli anni passati, concesso alcune sanatorie edilizie alla ditta Baruzzi in merito all’insediamento in oggetto, per poi respingere, nel 2006, una ulteriore richiesta di sanatoria avanzata dalla stessa ditta nel 2004. In particolare, risulta agli atti del Comune di Cesena che la ditta Baruzzi abbia ottenuto la sanatoria per due piazzali abusivi, in pieno territorio agricolo e parzialmente su area soggetta a vincolo autostradale, una prima volta nel 04/03/1989 (Concessione Edilizia in Sanatoria N. 10216) e quindi nel 06/05/1999 (Concessione Edilizia in Sanatoria N. 1520). Con il PRG 2000, approvato definitivamente con Delibera di Giunta Provinciale il 29/07/2003, su accoglimento di richiesta specifica da parte del Gruppo Baruzzi, l’insediamento viene ricompreso all’interno dell’Area di Trasformazione 12/02/AT4a a futura destinazione produttiva. Qualche giorno dopo, nell’agosto dello stesso anno, il Corpo Forestale accerta un nuovo abuso per ampliamento dei piazzali e scarico di materiale edilizio a carico del signor Baruzzi. Si arriva quindi a una successiva richiesta di sanatoria che viene presentata nell’agosto 2004 e che solo dopo due anni viene rigettata, precisamente nell’agosto del 2006. Inspiegabilmente non avviene però alcuna demolizione delle opere abusive, né tanto meno la conseguente messa in pristino dello stato dei luoghi.
Al contrario! Nel maggio dello stesso 2006, e quindi con pratica di sanatoria ancora in itinere e poco prima del rigetto, la ditta Baruzzi, in qualità di comproprietaria, insieme al Comune stesso, presenta la prima richiesta per l’autorizzazione del P.U.A., omettendo di segnalare per intero il proprio insediamento. Se ne deduce che per la stessa amministrazione gli abusi esistenti evidentemente non rappresentino un vero e proprio illecito, visto che la stessa era perfettamente a conoscenza dei fatti ed in base alle previsioni di P.U.A., in luogo del suddetto insediamento (comunque non rappresentato negli elaborati dello stato di fatto!) dovrebbe essere realizzata un’area a verde pubblico di mitigazione (ma altrimenti non potrebbe essere, dato che si tratta comunque di area in vincolo autostradale di inedificabilità assoluta).
Alla luce di questi fatti, si palesa l’imbarazzo dell’amministrazione comunale che, in quanto cointestataria dell’area oggetto di P.U.A., viene a trovarsi sia nel ruolo del controllore che del controllato. Ciò potrebbe quindi spiegare le numerose “forzature” e “flessibilità” dell’iter autorizzativo di quest’ultimo P.U.A., in buona parte riassunte in Determina Dirigenziale n. 84 del 2011.
Occorre aggiungere che in realtà l’attuale destinazione d’uso dell’intero insediamento non è affatto quella di piazzale, ma risulta essere da anni un deposito di manufatti a tutti gli effetti, dotato di impianti e sottoservizi di vario genere, probabilmente privi di qualsiasi conformità di legge. Gli abusi risultano quindi di vario titolo e perpetrati sull’intera proprietà.
Ma v’è di più! Si fa presente, che le suddette sanatorie rilasciate dal Comune di Cesena negli anni passati potrebbero risultare comunque illegittime, in quanto, come già anticipato, situate all’interno della fascia di vincolo autostradale dell’A14. Vengono inoltre riscontrate le seguenti anomalie nell’iter di autorizzazione e approvazione dell’odierno PUA. In particolare: vista l’accertata presenza dell’insediamento Baruzzi all’interno dell’area di PUA, si ribadisce come ciò sia in contrasto con quanto riportato negli elaborati dello stesso Piano, depositati in libera visione al pubblico una prima volta dal 27/01 al 26/02/2011 e quindi nuovamente dal 19/04 al 19/05/2014 e contestualmente inviati agli enti preposti affinché esprimessero il proprio parere, ai sensi dell’art. 25 della L.R. 47/1978.
Ne consegue che le osservazioni al PUA e soprattutto i pareri degli enti competenti siano stati rilasciati in assenza di una valutazione completa e precisa dello stato di fatto e delle relative prescrizioni in merito, come a esempio la bonifica dei terreni su cui insiste l’area Baruzzi e quant’altro.
Cordiali saluti
Davide Fabbri – ex consigliere comunale di Cesena
NELL’IMMAGINE – ripresa dalla rete – una manifestazione di protesta contro Preger.