Cesena: il referendum alll’ombra degli altissimi peri
Un intervento di Piero Guiducci sulla votazione on line
PIAZZA BUFALINI: PROGETTO 1 VS PROGETTO 2
I due progetti relativi alla sistemazione di piazza Bufalini, che ora sono sottoposti a votazione on line, sono ingannevoli e completano quello che è un vero e proprio raggiro da parte dell’amministrazione comunale. l’invito a tutti i cittadini che hanno a cuore Cesena è che occorrre fare attenzione.
A seguito della presentazione delle 5327 firme raccolte per la salvaguardia degli alberi della Malatestiana e delle successive richieste di ascolto e accesso agli atti, a fine 2016 il consiglio comunale deliberò all’unanimità – cosa rara, ma qui era tutto programmato, il primo passo dell’inganno – una clausola di salvaguardia degli alberi in questione da inserire nel progetto generale delle tre piazze, e quindi la modifica della parte riguardante piazza Bufalini.
Non c’era quindi assolutamente nulla da inviare a votazione, nulla da scegliere. Lo studio Ceredi, vincitore del bando, avrebbe solo dovuto modificare il suo progetto nella parte in questione, con il reinserimento degli alberi esistenti. Sembrava fatta, ma invece …
Il sindaco di Cesena, evidentemente, ha commissionato allo studio Ceredi non la semplice modifica come da mozione consiliare, bensì due elaborazioni che siano fra loro alternative… solo apparentemente. Ovvero studiate e presentate in modo tale da trarre in inganno i cittadini di Cesena che il sindaco forse ritiene stupidi.
Facciamo una piccola analisi.
Nei rendering del Progetto 1, con angolazioni (punti di osservazione) e ombreggiature studiate ad hoc, salta subito agli occhi un ambiente molto piacevole, che appare come un bel bosco, fatto da alberi alti con grande copertura fogliare e molta ombra per il prato sottostante, in cui si notano persone in atteggiamenti distesi e ludici, direi un’immagine pastorale, UNA IMMAGINE CHE INVOGLIA. Ma è FALSA perché i peri ornamentali – previsti e tanto decantati da amministratori e progettisti – non sono affatto come gli alberi nel rendering, arrivano ad essere, al massimo della loro maturazione, poco più alti di una persona e hanno chioma rada e foglie piccole, cioè NON FANNO OMBRA E NON FANNO BOSCO.
Nei rendering del Progetto 2, invece, notiamo immediatamente l’assenza di due lecci (quelli in sofferenza da competizione), delle due magnolie e del cedro (e queste assenze chi le ha decise?) e, fatto davvero deplorevole, i lecci sono platealmente sminuiti, ovvero con le chiome volutamente ridotte rispetto alla realtà, in perfetta solitudine con attorno il nulla. Ovvero UNA IMMAGINE DESOLANTE, CHE DISINCENTIVA.
La conclusione è ovvia.
QUESTI DUE PROGETTI CONDUCONO PER MANO I CITTADINI CESENATI A VOTARE IL PROGETTO 1. Questo è il raggiro. Però in questo modo il sindaco potrà dire di esser stato democratico, di aver ascoltato e accolto le istanze di chi voleva la salvaguardia degli alberi storici e di aver lasciato alla cittadinanza la libertà di scegliere la soluzione, mentre in realtà l’ha condotta esattamente dove voleva lui. Questa è la politica secondo Lucchi.
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L’IMMAGINE – scelta dalla redazione – è del molto “arboreo” Jacek Yerka, che in “bottega” amiamo assai.