Cesena: perché abbattere pioppi e conifere?

di Davide Fabbri

PREVISTI ABBATTIMENTI DI DIVERSI ALBERI AL GIARDINO SERRAVALLE DI CESENA. SERVONO URGENTI SPIEGAZIONI SULLE MOTIVAZIONI DI TALI SCELTE


Venerdì ho fatto un sopralluogo – con amici esperti di tutela delle alberature urbane – al Giardino di Serravalle di Cesena.
Come ho già scritto (*) il Comune di Cesena ha previsto l’abbattimento di quasi tutti i pioppi circostanti il campetto di calcio e di basket.
Vedi le foto. Non solo. Novità assoluta: il Comune ha previsto l’abbattimento – che a noi pare fortemente ingiustificato – di alcune splendide conifere presenti all’interno del Giardino Serravalle. Vedi foto. Il bollino rosso con vernice spray apposto sugli alberi, indica la previsione dell’abbattimento.
Occorrono spiegazioni urgenti – da parte dei responsabili comunali – sulle motivazioni di tali abbattimenti. Servono spiegazioni su eventuali malattie incurabili dell’albero, su eventuali rischi di caduta rami, su eventuali rischi di ribaltamento dell’alberatura stessa etc. Servono indicazioni sull’obbligatorietà alla ri-piantumazione.

Molte malattie delle alberature potrebbero essere efficacemente prevenute prendendosi cura del tronco e della base degli alberi. Che sono troppo spesso danneggiati da pratiche folli e dannose di capitozzature, molto frequenti a Cesena, da parte di ditte incaricate a tale scopo, non esperte in manutenzione degli alberi. La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie e di grossi rami. Il motivo più comune per cui si pratica la capitozzatura è la riduzione delle dimensioni dell’albero. Si ha paura che gli alberi troppo alti possano costituire un pericolo. La capitozzatura tuttavia non è un metodo adeguato di riduzione dell’altezza ed in generale delle dimensioni della chioma e non riduce il pericolo né di ribaltamento né di cedimenti. In realtà, la capitozzatura rende l’albero più pericoloso nel lungo termine.

Le mie domande di chiarimento sugli abbattimenti previsti vengono poste agli assessori e ai dirigenti competenti (già inviata email) dato che il sindaco Paolo Lucchi – già interpellato da me – ha confessato di «non sapere nulla dell’abbattimento di piante del quale tu Fabbri scrivi. Questo sia perchè il sindaco pro tempore di una città non è informato di tutte le scelte di carattere operativo compiute in piena autonomia dai servizi, sia perché le scelte di carattere tecnico vengono compiute in autonomia, nell’ambito delle loro competenze professionali – dai tecnici, appunto».

Continuo a pensare che sia essenziale preservare gli alberi nei pochi parchi e giardini pubblici cittadini di Cesena, affinchè gli abitanti possano godere di una migliore qualità della vita e attenuare gli svantaggi di non vivere in ambienti naturali. Gli alberi apportano benefici all’ambiente urbano e ai suoi abitanti, perchè migliorano la qualità dell’aria e riducono attivamente l’inquinamento atmosferico. Gli alberi generano ossigeno, assorbono anidride carbonica e trattengono le polveri che si trovano nell’ambiente. Non solo: agiscono sul clima regolandolo, aumentando l’umidità dell’ambiente, abbassando la temperatura in estate e aumentandola in inverno, agendo anche da scudo contro molti agenti atmosferici come il vento, la pioggia, la neve e la luce solare.

(*) Cesena/alberi: prima abbattere e poi pensare?

Davide Fabbri

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