Cesena: strangolare il verde
Due articoli – e le foto – di un piccolo Davide (Fabbri) contro il Golia dei poteri forti e contro la stupidità di chi amministra
UCCIDERE ALBERATURE SANE
di Davide Fabbri (*)
Sono veramente indignato. Nell’aver appreso del fatto che il Comune di Cesena ha fatto uccidere due alberature sane e rigogliose al mattino presto, di nascosto, senza farlo sapere a nessuno, neppure ai residenti della via Giovanni Antonio Battarra, una traversa di via Savio a Cesena. Lungo questa via erano presenti – fino ad una settimana fa – due splendide ginkgo biloba di almeno 25 anni di età. Le due alberature – nel corso degli ultimi anni – avevano provocato una leggera sconnessione al marciapiede esistente. Ciò però non può giustificare la decisione di far morire esseri viventi. I marciapiedi possono essere sistemati tenendo in vita gli alberi rigogliosi.
Gli alberi sono proprio così: sono esseri viventi. Gli alberi respirano e ci fanno respirare, si nutrono e ci nutrono, crescono e si riproducono, permettendo a noi umani la sopravvivenza: gli alberi sono esseri viventi, che devono diventare – cari insensibili funzionari del Verde pubblico e cari amministratori comunali – parte fondamentale e “attiva” del nostro ambiente urbano e della nostra cultura. Uccidere un albero sano deve diventare un reato penale. Nel novembre scorso un giudice in Italia ha stabilito che gli alberi vanno tutelati e che non se ne può ordinare l’abbattimento d’urgenza se non si dimostra che è proprio indispensabile per la pubblica incolumità. Difendere gli alberi significa difendere il benessere di noi umani. Occorre far tornare a scuola i nostri amministratori pubblici. Occorre formare meglio i nostri funzionari del Servizio Verde pubblico del Comune di Cesena. Lo sanno perfettamente i bambini delle scuole elementari: gli alberi forniscono l’ossigeno a noi umani e sono al contempo una parte essenziale della catena alimentare. Grazie ai loro processi di respirazione e fotosintesi, gli alberi aiutano a combattere il riscaldamento climatico assorbendo l’anidride carbonica e contribuendo alla pulizia dell’aria; incamerano inquinanti come biossidi di zolfo, ozono, ossidi di azoto.
Andrò a fondo su questa specifica vicenda. I responsabili di questi ingiustificati abbattimenti vanno individuati. Questa vicenda è la dimostrazione plastica dell’insensibilità sui temi ambientali e sull’ipocrisia delle politiche pseudo/ambientaliste degli amministratori pubblici.
17 febbraio
ANCORA SPECULAZIONE EDILIZIA
di Davide Fabbri (*)
Ero consigliere comunale ecologista a Cesena. Una battaglia politica persa, fra le tante. Adozione del nuovo Piano Regolatore Generale della città di Cesena. Era il lontano anno 2.000. Assessore all’Urbanistica: l’uomo del potere del cemento, l’avvocato Giorgio Andreucci. Mi sono battuto come un leone contro le scelte folli dettate da spinte speculative del Comune di Cesena, una mia battaglia in solitaria per salvaguardare una delle più belle e affascinanti aree urbane dall’elevato valore paesaggistico: la zona di fronte all’ex Istituto Lugaresi, lungo la via Canonico Lugaresi. Unico voto contrario a quella folle scelta: il mio. Da circa un anno sono partiti i lavori per la realizzazione di villette residenziali. Lavori da eseguirsi non per effettivo fabbisogno residenziale dei proprietari delle aree. Ma per realizzare la solita, banale e insopportabile rendita fondiaria volta alla vendita di lotti edificabili. Basta guardare le 5 foto qui sopra.
Ognuno di noi, almeno una volta, dovrebbe leggere il libro “La speculazione edilizia” di Italo Calvino: pubblicato un anno prima della mia nascita, nel 1963, questo romanzo è ancora attuale, soprattutto quando mi fa riflettere e mi fa chiedere con indignazione come è potuto accadere quel disastro di cemento che ha reso Cesena e l’intero nostro Paese un labirinto di palazzi, di case e di villette che deturpano il paesaggio. Villette non al servizio di un effettivo fabbisogno dei proprietari, ma villette da inserire nel mercato speculativo cittadino. La speculazione edilizia è una specialità cesenate e italiana in generale. Infinita, interminabile, sciacquandosi la bocca di ipocrita e contraddittoria politica ecologista, poiché anche l’attuale Giunta PD del sindaco Lattuca è intenzionata a favorire i soliti speculatori immobiliari.
20 febbraio
(*) Davide Fabbri è blogger indipendente ed ex consigliere comunale ecologista a Cesena. Per contatti: davidefabbriblogger@gmail.com
Mi piange il cuore vedere quella zona davanti all’ex lugaresi così deturpata, quella povera vecchia casa e i suoi alberi e i suoi campi così devastati da abitazioni che compreranno solo i ricchi (come tutte le nuove costruzioni a cesena). Poteva diventare altro ed essere preservato….
Per quanto riguarda i gingki biloba, anche quelli di via Toniolo e via Donati a S. Carlo fecero la stessa fine qualche anno fa. Erano almeno una ventina di alberi in salute che “rovinavano” i marciapiedi. Un vero crimine!