Cesena: sventato sfratto contro 2 anziani
di Davide Fabbri
Ieri mattina una decina di attivisti sociali ha sventato lo sfratto esecutivo contro una coppia di anziani: Annamaria di 75 anni e Davide di 71 anni.
Le compagne e i compagni presenti hanno dato vita a un prezioso presidio antisfratto davanti al piccolo condominio di via Certaldo 84, a San Mauro in Valle di Cesena, dove vivono da tanti anni Annamaria e Davide.
Erano presenti i proprietari dell’appartamento, il loro avvocato, l’ufficiale giudiziario, la Polizia di Stato e la Digos.
Il giudice ha recentemente convalidato lo sfratto esecutivo dovuto a morosità. La coppia ha sempre pagato regolarmente l’affitto per 18 anni. Ma gli ultimi 3 anni sono stati devastanti: Davide ha perso il lavoro e assieme alla moglie ha dovuto decidere chi non pagare, date le evidenti difficoltà economiche emerse. Non solo: alcuni certificati medici evidenziano la vulnerabilità emotiva delle persone coinvolte.
Ieri la Cesena che io apprezzo ha messo in campo un’azione di solidarietà e di mutuo soccorso per il diritto alla casa, che continuerà – questo l’obiettivo – per altri casi analoghi.
E’ stato evitato che le due persone coinvolte da questo sfratto esecutivo fossero messe in mezzo alla strada. Abbiamo strappato una proroga: l’esecuzione dello sfratto è stato rimandato di circa un mese, al 15 giugno. Entro quella data cercheremo di trovare una soluzione positiva.
I proprietari dell’alloggio – presenti assieme al loro avvocato – hanno mostrato disponibilità a trovare una soluzione pacifica e di buon senso.
Ora le istituzioni si devono svegliare dal loro irresponsabile torpore e affrontare con forza e determinazione l’emergenza abitativa, che il Covid ha aggravato ulteriormente: la sveglia va data all’assessorato ai Servizi sociali, alle assistenti sociali, alla Fondazione per lo sviluppo di contratti di locazione abitativi, all’Azienda casa dell’Emilia-Romagna del nostro territorio provinciale.
Questo singolo caso invita tutti noi a un maggiore impegno sul fronte antisfratto. Occorre aprire in città una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’emergenza abitativa. Occorre rendere visibile questa situazione, troppo sommersa e silenziosa. Occorre rafforzare un gruppo di persone appassionate, solidali, attive, competenti, per dare voce e risposte a quelle tante famiglie in difficoltà economica a rischio sfratto. Io ci sarò. Come sempre. A difendere la dignità e i diritti di chi non ha voce.