Ala al-Aswani scrive un romanzo egiziano ambientato a Chicago, uno dei centri del mondo (se avete letto quel gran libro che è Il maiale e il grattacielo, di Marco D’Eramo, già lo sapete).
il romanzo è bellissimo, senza dubbio, con tanti personaggi egiziani e no che vivono e lavorano in quella metropoli.
ci sono tante storie che si incrociano, gli egiziani hanno il loro paese nel cuore, tutti, tranne le spie, hanno dovuto lasciare l’Egitto per vivere una vita professionale, e non solo, più piena, sono ricercatori e professori universitari, che hanno costruito una carriera che in Egitto era impossibile.
il romanzo affronta tanti aspetti, per esempio il razzismo schifoso degli Usa, una strana nostalgia della madrepatria, e il sogno e l’incubo americano, fra le altre cose.
300 pagine che si leggono come un giallo, dense di paura, amore, bellezza.
buona, imperdibile, lettura.