«Chiesa cattolica SPA»
Da oggi in edicola il nuovo numero del mensile «Left» che la “bottega” vi consiglia caldamente.
«La lobby cattolica dell’assistenza» di Carla Corsetti e di Federico Tulli; «Lo abbiamo scoperto su Facebook» di Lorenzo Fargnoli; «Le mani dei vescovi nelle nostre tasche» di Roberto Grandene; poi tre articoli di Tulli: «Noi, ex suore fuggite da una setta» e «Irene Calesini: fuori dalla spirale di un sistema patriarcale» con un’intervista a Marco Marzano («Pedofilia, così la Chiesa italiana si autoassolve»; infine «Non c’è più religione» di Raffaele Carcano. Sulle 130 pagine del nuovo, ottimo «Left» (in edicola a 15 euri) una quarantina si muovono nei segreti del Vaticano. Che poi spesso segreti non sono ma quasi tutti i media, i supposti intellettuali e il ceto politico di destra-centro-exsinistra tacciono, confondono, santificano o dicono il contrario del vero. Nei giorni in cui lo Stato italiano (mai tanto laico ma si può sempre peggiorare) decreta il lutto per Ratzinger e si conferma che «la Caritas gestirà per conto dell’Inps l’erogazione di indennità e sussidi a 5 milioni di anziani, poveri ed emarginati» la redazione di questa piccola “bottega” si permette di dirvi che il «Left» di gennaio è una lettura davvero obbligatoria. ANCHE PER CHI CREDE ma non si fa accecare dal suo bisogno di spiritualità per cadere nelle grinfie delle religioni organizzate – più “temporali” che mai – ricche dei nostri soldi.
«Left» – Gennaio 2023
STORIA DI COPERTINA
Marco Marzano, Carla Corsetti (Democrazia atea), Roberto Grendene e Raffaele Carcano (Uaar), Irene Calesini
ESTERI
Valerio Giacoia, Anna Meli, Vermondo Brugnatelli, Sara Outamamat
CULTURA e SCIENZA
Kader Abdolah, Chiara Volpato, Annelore Homberg, Rita Paris, Noemi Ghetti, DuoGazzana, Lucia Ianniello, Angelo Baracca, Giorgio Ferrari
RUBRICHE
Luigi de Magistris, Filippo La Porta, Manlio Lilli, Giusi De Santis
ILLUSTRAZIONI
Fabio Magnasciutti
Su Left di gennaio 2023 una nuova puntata del “caso Rupnik” che grazie al nostro scoop di inizio dicembre è diventato di dominio pubblico mondiale. Questa volta, avvalendoci delle riflessioni della psichiatra e psicoterapeuta Irene Calesini, ci occupiamo delle violenze e degli abusi di potere che hanno sconvolto la vita di molte suore della Comunità Loyola, alcune delle quali costrette a fuggire «per sottrarsi alle dinamiche settarie».
La Comunità Loyola è la stessa in cui negli anni Novanta il religioso gesuita, artista e teologo di fama internazionale, Marko Rupnik, fu accusato di violenze sessuali e per questo allontanato dal vescovo di Lubjana.
Per 30 anni fino a un mese fa il motivo dell’allontanamento è rimasto segreto, in accordo con il Vaticano, i vertici della Compagnia di Gesù e con la fondatrice della Comunità Loyola.
Sarebbe questa la trasparenza e la tolleranza zero invocata da Ratzinger e Bergoglio?
L’ARTICOLO PROSEGUE SU «LEFT».
Violenze sulle donne, violenze sui bambini, omicidi, reati contro il patrimonio e altro. Dal 13 luglio 2022 il Database di Left sui casi di pedofilia nella Chiesa italiana ha ampliato il suo raggio d’azione ad altri reati prendendo il nome di SPOTLIGHT ITALIA. Indagine permanente su tutti i crimini nella Chiesa cattolica, la prima del genere nel nostro Paese.
Lo si può vedere in rete.
Mentre la Conferenza episcopale italiana indaga per conto proprio, al riparo da giornalisti indiscreti, sui crimini pedofili compiuti dai “suoi” preti, Left prosegue l’inchiesta pubblica e accessibile a tutti.
Di fronte ai dati che aggiorniamo ogni settimana, ma non solo a causa di questi, chiediamo ancora una volta a gran voce al Parlamento di istituire subito una commissione d’inchiesta sulla pedofilia nella Chiesa cattolica italiana e di eliminare l’articolo 4.4 del Concordato (“Gli ecclesiastici non sono tenuti a dare a magistrati o ad altra autorità informazioni su persone o materie di cui siano venuti a conoscenza per ragione del loro ministero”).
Riteniamo intollerabile il disinteresse da parte dello Stato (laico) per la salute psicofisica dei bambini che frequentano luoghi e scuole religiosi.