Come l’Urss fermò i nazisti
Presentazione di «Grande guerra patriottica»: nella Storia e nei suoi valori più significativi. Il “9 maggio” e il “Reggimento degli Immortali”
di Enrico Vigna
La Città del Sole: pagine 178, euro 35 (quasi metà del libro è corredato di una parte fotografica e grafica, con foto e manifesti dell’epoca)
Questo libro NON è un testo sulla Seconda Guerra mondiale, di cui esiste una produzione vastissima e validissima, così come non è, e non intende essere un testo ideologico. E’ un lavoro di documentazione storica, con molti materiali inediti in Italia, e una lettura oggettiva e laica degli anni 1941-’45 sul Fronte orientale della seconda GM, in specifico del Fronte sovietico.
Un lavoro incentrato sul tema peculiare della Grande Guerra Patriottica, una epopea di massa senza precedenti nella storia dell’umanità, un’impresa da un lato tragica dall’altro eroica; una epopea forgiata da un intero popolo, uomini, donne, bambini, con l’intera società sovietica del tempo, completamente coinvolta e partecipe in tutte le sue componenti sociali, politiche, culturali e spirituali, nessuna esclusa.
Un testo che si pone l’obiettivo di affrontare in profondità proprio il senso storico, politico, culturale e spirituale del significato di “patriottico”, come valore e radice, identitari e spirituali, nelle popolazioni slave e russe in particolare. In questo caso nella materialità tragica della guerra.
Si prefigge in particolare di avvicinare i lettori occidentali ad una comprensione-conoscenza specifica, che va oltre o completa letture ideologiche o meccanicistiche, le quali senza queste intersecazioni non avrebbe potuto permettere all’URSS di affrontare e superare quei terribili anni, che in alcuni frangenti sono stati definiti anche dai nemici (come riportato nel libro) di un eroismo “sovrumano”.
Il libro si articola in una sintetica cronologia degli aspetti militari che fanno da percorso del lavoro, attorno a cui si documentano atti, fatti, dichiarazioni, strategie, riflessioni che mettono in luce come si siano intrecciati in quel tragico frangente, in modo quasi naturale nel popolo russo e sovietico, i tre aspetti: politico, di idealità patriottica e spirituale, nell’affrontare e vincere il mostro nazifascista nella Seconda Guerra mondiale, in URSS definita sempre GPP, Grande Guerra Patriottica.
Una coesione politica, militare, emozionale, culturale e spirituale straordinari, di un intero popolo, costata un prezzo spaventoso umanamente, ma vittoriosa.
Il testo documenta il ruolo dei tre pilastri della società e dello Stato sovietico di quel tempo (analizzando SOLO quegli anni specifici per scelta precisa dell’autore). Il ruolo del governo sovietico e del Partito comunista, il ruolo della Chiesa ortodossa e dei Padri (a migliaia decorati come eroi e difensori della patria), il ruolo delle varie componenti la società sovietica: soldati, partigiani, lavoratori, anziani, ragazzini e soprattutto quello delle donne: che ebbero una funzione fondamentale e ineluttabile nella fase della Resistenza all’invasione prima, nelle retrovie durante e per la vittoria finale poi. Eroine dell’Armata Rossa, eroine tra le fila partigiane, eroine nelle fabbriche per la produzione di guerra, eroine nella vita sociale nel reperire cibo per la sopravvivenza dei propri figli, una quotidianità spesso ridotta a poco più di sopravvivenza pura e in alcuni momenti quasi “subumana”. Eroine nel sostenere, rinfrancare, condividere materialmente e spiritualmente le battaglie, le scelte ed il destino dei propri uomini e familiari in guerra. A decine di migliaia persero la vita e altrettante furono onorate di decorazioni e del titolo onorifico di “Eroine”.…E 26 milioni di esse restarono vedove.
Il libro contiene molti documenti e materiali inediti provenienti dagli archivi della Russia e dal Patriarcato Ortodosso russo. Quasi metà del libro è corredato di una parte fotografica e grafica, con foto e manifesti dell’epoca relativi alla Grande Guerra Patriottica, alcuni inediti per l’Italia.
DAL TESTO:
“dovremo essere sempre grati a questo popolo e a questo Paese… Alla memoria dei combattenti e della fedeltà dei suoi uomini, donne, bambini, che difesero la loro amata Patria dall’occupante e furono il simbolo dell’incrollabile spirito dei popoli dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche” . Franklin Delano Roosevelt, presidente USA
“Nel corso degli anni di guerra abbiamo potuto vedere come i sovietici abbiano preso su di sé tutto il peso della furia tedesca e l’abbiano annientata…Tutto il mondo civile deve riconoscere i meriti della figura centrale di questa lotta : il soldato russo… e il suo popolo”. Generale USA Joseph Stilwell
“C’è da tremare al solo pensiero di cosa sarebbe potuto accadere se il popolo sovietico fosse stato meno valoroso e intrepido… In questa lotta gloriosa i russi hanno difeso al tempo stesso la causa della civiltà da tutti i nemici dell’umanità, essi hanno portato un contributo inestimabile”. Washington Post
“Hei compagni! Perché siete così tristi? Siate coraggiosi. Combattete, combattete il nemico tedesco, battetelo e fatelo scappare! Io non ho paura di morire. Io sono felice di morire per il nostro popolo!… Addio compagni e amici miei!”. Ai suoi aguzzini rivolse queste parole: “Voi ora impiccate me, ma io non sono sola. Noi siamo duecento milioni! Non potrete impiccarci tutti!…”. Zoya Kosmodemyanskaya, partigiana “Tania” di 18 anni, impiccata dopo atroci torture
“Come potete chiedermi di abbandonare la postazione, mentre noi stiamo chiedendo ad ogni uomo, donna, vecchio di questo Paese di non arretrare, di resistere a prezzo della vita. Sarebbe un tradimento del nostro popolo e un beneplacito alla resa…Ribadisco: non un passo indietro!”. La risposta di Stalin a chi gli chiedeva di allontanarsi dal Cremlino, con i tedeschi a pochi chilometri.
“La Patria sarà difesa con le nostre braccia e con una azione unita patriottica, con la volontà generale di servire la Patria nell’ora più grave e anche di fronte alla morte… lavoratori, operai, contadini, scienziati, pastori della Chiesa, uomini e donne, giovani e vecchi… Noi pastori della Chiesa saremmo indegni se stessimo in silenzio… saremmo vili se non ci adoperassimo nell’incoraggiare, nel confortare il nostro popolo in difficoltà… questo è un dovere… Con il proprio sacrificio sono migliaia i soldati ortodossi che hanno dato la vita per il proprio Paese… sono morti non pensando alla fama, hanno pensato solo che la Patria aveva bisogno…Con l’aiuto di Dio, anche questa volta saranno disperse le ceneri delle forze nemiche fasciste… La nostra Chiesa di Cristo benedice tutti coloro che difendono i confini sacri del nostro Paese e della nostra Patria. Che il Signore ci conceda la vittoria”. Il metropolita Sergij della Chiesa Ortodossa russa
Il libro ha anche un valore di solidarietà: tutti i proventi ricavati dalle vendite saranno devoluti ai veterani della Grande Guerra Patriottica e alle loro famiglie, oggi perseguitati e vessati in Ucraina, e ai veterani e alle loro famiglie nel Donbass, con il Progetto “HURA” del CISDU/CIVG.
Per info, contatti, richieste, presentazioni scrivere a: info@civg.it – redazione@lacittadelsole.net
Indice del volume
Operazione Barbarossa
Il ruolo fondamentale delle donne nella GGP
Il ruolo della Chiesa ortodossa russa nella GGP
Stalingrado 1943
Kiev 1942: Una partita per l’onore… vincere e morire
Il 9 maggio nelle culture slave e la Marcia del Reggimento degli Immortali
Che lo ricordino: soldato russo eroe della Resistenza italiana
Manifesti della Grande Guerra Patriottica
I Progetti “HURA”