Come un acquerello di Turner
di Sandro Sardella
«Il numero delle vite che entrano nella nostra è
incalcolabile» .. scrive un profondo e nobile
John Berger .. e questo pensiero lo prendo e lo
rilancio nel proporre una splendida poesia di
Ferruccio Brugnaro .. dell’ottobre 2013 e
dedicata nientepopodimeno che a .. Lou Reed
INCONTRO CON LOU REED A CONEGLIANO
Era una sera d’autunno fredda e buia
come non mai.
Il teatro era strapieno di ragazze ragazzi
elettrizzati
tutti in piedi
con le mani protese.
Tu eri al centro della scena
seduto su un minuscolo
sgabello
con la testa tra le mani
e chissà quali pensieri …
Sembrava tu non avessi voglia
né di suonare né di cantare
sembravi irremovibile
e la Pivano ti supplicava.
Quando imbracciasti la chitarra
si sentì subito
un amore profondo straziante
nel cuore della tua musica
del tuo canto.
Quando toccò a me proseguire
ero fortemente intimidito.
A un certo punto chiedesti a Fernanda
cosa dicevano
le mie grida di dolore.
Alla fine ti avvicinasti, mi guardasti
con intensità.
Mi sembra ieri anche se è passato
molto tempo
e in questi giorni te ne sei andato
da questo mondo
torbido e violento.
Non dimenticherò mai più
il tuo abbraccio vibrante.
(PS: .. anni fa Ferruccio mi raccontò .. si era circa nel
1996-97 .. ed a Conegliano si teneva un festival di poesia ..
teatro pieno .. e come Lou Reed si muove .. urla grida fischi ..
«Cosa ì gà da sigar ‘sti tosi!!??!» .. mi dice Ferruccio ..
«.. ma Lou Reed è una rock-star e .. così che si accolgono le
rock-star» .. gli chiarisco ridacchiando un poco divertito ..
.. è stata una bella emozione per un rokkettaro come me
ricevere e leggere questa poesia .. è stato bello vedere come
una scheggia di memoria sia diventata una magnifica poesia)