“Complottisti” o “bufalizzati”?
Notizie impreviste su Gesù l’ebreo, Maradona, i segreti di Charles Darwin e altro
di Giorgio Chelidonio
Dalla “bottega” mi propongono la lettura di questo articolo [LINK 1] che tratta di «complottismo» e di «bufalizzati». Credendo di aver coniato solo adesso quest’ultimo neologismo, come distintivo di chi fa dipendere le proprie opinioni da flussi di bufale, ho provato a testarne la presenza sul web trovandone però solo 3 tracce in cui, peraltro, questo termine era usato con significati diversi e assai generici. Il titolo dell’articolo parlava di «complottismo», una definizione ormai abusata al punto da prestarsi ad ogni tipo di “credulonifici”.
Prima mossa necessaria: verifico l’esistenza del professor Mark Lorch, scoprendo che effettivamente insegna alla facoltà di Scienza e Ingegneria dell’università di Hull [LINK 2], anche se la sua disciplina sembra sia la biochimica. Mi bastano un paio di passaggi per approdare alle sue attività di “twittatore” [LINK 3], ma anche a quelle che lo vedono impegnato in «Scienza della Comunicazione» [LINK 4]. Stando a quest’ultima recensione – a cui fa eco il prestigioso “The Guardian” che ci rivela la sua attività di blogger [LINK 5] – non sento più necessario approfondire la sua figura, anche perché gli stessi temi sono mensilmente e efficacemente affrontati dal professor Dario Bressanini su “Le Scienze” [LINK 6].
Posso quindi limitarmi a un aspetto intrigante della traduzione italiana del suo breve scritto intitolato “complottismo” ma che diventa più interessante al capitoletto «La pressione del gregge»: vi si legge che, essendo noi umani «animali sociali» la nostra naturale credulonità [LINK 7] risulta amplificata dalla “legge del branco”. Invitandovi a leggere direttamente lo “storytelling” [LINK 8] del professor Lorch (magari per non travisarne i contenuti con l’interpretazione che ne ho tratto) mi limito ad un paio di riflessioni su “credulonità & appartenenza”.
Così, a braccio, mi torna in mente una storiella di qualche anno fa: un sondaggista aveva fatto girare la voce che Diego Maradona si sarebbe presentato alle allora prossime elezioni politiche italiane come capolista di una fantomatica “Avanti Italia”: richiesti di un “lo votereste?”, il 15% degli intervistati rispose affermativamente!
Dietro esempi simili, dal micro al macro, scopriamo le credulonerie di ogni genere e tipo, da quelle magico-religiose (che sfruttano l’insicurezza umana) alle pseudo-scientifiche come cita lo storytelling di Lorch: lo sbarco sulla luna del 1969 non sarebbe mai avvenuto, ma si tratterebbe di un film girato da Stanley Kubrick. In sintesi la credulonità basata sull’appartenenza (etnica, religiosa, partitica o sportiva, quest’ultima nel senso di tifoseria) immunizzerebbe dall’evidenza dei fatti. Recentemente ho visto una gustosa commedia di Eduardo De Filippo intitolata “Non ti pago” [LINK 9]: un proprietario di “ricevitoria del lotto”, ma accanito quanto sfortunato giocatore, è invidioso di un suo dipendente che, invece, vince spesso; quando quest’ultimo gli annuncia di aver vinto 4 milioni di lire (una vera e propria fortuna nel 1940!) con i numeri datigli in sogno dal padre del gestore stesso, si convince che il fantasma del suo babbo abbia “sbagliato casa”: quando mai suo padre avrebbe osato “dare i numeri” a un estraneo piuttosto che a suo figlio? Perciò pretende che la grossa vincita gli spetti!
Probabilmente potrei passare in rassegna una molteplicità di esempi, ma mi limito ad aggiungerne un paio:
– il primo risale a una frase e a una espressione di profondo stupore vista in un recente film ambientato in un contesto operaio polacco: la protagonista dice al marito che “Gesù era ebreo” e questi ne rimane letteralmente sconvolto. Evidentemente la sua formazione socio-cattolica era priva di conoscenza sia evangelica che biblica. In altre parole mi ha fatto ricordare un’altra affermazione attribuita a William Bateson [LINK 10] insigne genetista britannico: noto ateo, obbligava i suoi figli a leggere la Bibbia perché «non voleva atei ignoranti in casa»!
– l’altro, ugualmente arcinoto, è nel commento attribuito alla moglie del vescovo di Worcester, che, saputo della pubblicazione de «L’origine delle specie» (Charles Darwin, 1859) [LINK 11] si dice abbia così commentato: «speriamo che non sia vero. Ma, se è così, preghiamo che non si sappia in giro!».
Insomma, parafrasando Bertold Brecht [LINK 12]:
«Controlla il conto,
sei tu che lo devi pagare.
Punta il dito su ogni voce,
chiedi: e questo, perché?
Tu devi prendere il potere».
Soprattutto il potere di capire criticamente la realtà e la sua complessità, aggiungo io.
LINKS
- http://frontierenews.it/2017/09/perche-credere-teorie-complotto/
- http://www.hull.ac.uk/Faculties/contact-list/Mark-Lorch.aspx
- https://twitter.com/mark_lorch
- http://www.marketinghumber.com/news/regional/university-off-hull-lecturer-is-uks-first-chemist-to-become-professor-of-science-communication-and-public-engagement/
- www.chemistry-blog.com/
- http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/
- “Nati per credere” > http://www.codiceedizioni.it/files/2010/07/9788875781101.pdf
- storytelling: L’arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, specialmente in ambito politico, economico ed aziendale.
- https://it.wikipedia.org/wiki/Non_ti_pago
- https://it.wikipedia.org/wiki/William_Bateson : padre di Gregory Bateson (10), il socio-antropologo noto per il suo “Verso un’ecologia della mente” ( https://it.wikipedia.org/wiki/Gregory_Bateson )
- https://it.wikipedia.org/wiki/L%27origine_delle_specie
- “Lode dell’imparare” (1933) http://www.adiscuola.it/adiw_brevi/?p=12581