Roma: «contro il fascismo senza paura»
Il 20 e il 28 settembre due iniziative dell’Osservatorio sul fascismo a Roma
Nel settembre dello scorso anno, nel ricordo dei 40 anni dall’omicidio di Walter Rossi, lanciammo la proposta della costruzione dell’Osservatorio sul fascismo a Roma, spinti dalla considerazione-preoccupazione dello spostamento a destra del quadro politico nazionale e internazionale. A un anno da quella iniziativa la situazione è decisamente degenerata, forse addirittura in termini più preoccupanti di quanto potessimo pensare.
L’esito del voto di marzo ci ha presentato lo spaccato di un Paese che si è gettato nelle fauci di razzisti e populisti, nella convinzione che il pericolo provenisse non da chi trae e ha sempre tratto profitto dalle politiche liberiste e dalle crisi economiche, bensì da chi, vittima proprio di quelle politiche, abbandona le proprie terre, sconvolte da povertà e guerre, per cercare una nuova collocazione in quella che viene considerata ancora una terra di opportunità.
E l’aspetto più evidente sotto gli occhi di tutti è proprio l’accresciuto clima di intolleranza e odio nei confronti di chi migra, che si è spesso tradotto, nella pratica, in ferimenti con colpi di arma da fuoco e/o aggressioni dai chiari aspetti xenofobi e razzisti; la cronaca di questi mesi ne è piena e il tentativo di ridurli a episodi di malessere è sempre più praticato da stampa e forze politiche di governo.
Di fronte al nulla prodotto dal governo gialloverde in questi mesi, i due vice primi ministri (e l’intera squadra governativa) si spalleggiano per accrescere il loro consenso aumentando, se possibile, questo stato d’animo odioso.
In questo mefitico magma si collocano, in perfetta sintonia, le iniziative razziste e squadriste delle formazioni fasciste che con ronde sulle spiagge o incursioni in sedi di associazioni e centri di aggregazione di sinistra cercano di legittimarsi come difensori della sovranità nazionale.
Ancora più motivati dalla necessità di riproporre una iniziativa antifascista quanto più unitaria possibile, abbiamo deciso di proporre il 20 settembre presso il Coworking Millepiani (via Nicolò Odero 13) a Garbatella, patrocinato dal Municipio VIII, un dibattito sui temi della controinformazione – alle 18 – con gli interventi di:
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Andrea Palladino, giornalista: «I Movimenti Indentitari europei»;
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Daniele Barbieri, giornalista e blogger: «Quarant’anni e oltre di controinformazione»;
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Saverio Ferrari, giornalista e scrittore: «Stato dell’arte dell’Antifascismo, l’esperienza dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre»;
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Stefano Lamorgese, giornalista e autore televisivo: «La comunicazione dei neofascisti tramite web».
- Venerdì 28 settembre – ore 18 a L..O.A. Acrobax in Via della Vasca Navale, 6Dibattito promosso dall’Osservatorio sul fascismo a Roma e L..O.A. Acrobax: partecipano
- Guido Caldiron – Il futuro dell’Europa è a destra? ;
- Christian Raimo – Ho 16 anni e sono fascista ;
- Valerio Renzi – La Lega: da Roma ladrona a Prima gli Italiani ;
- Maurizia Russo Spena – Migrazioni e libertà di movimento: come contrastare razzismo e populismo;
- Giuliano Santoro – Dove va il movimento 5 stelle?. A seguire cena organizzata dalla “Lunfarda dei saperi e dei sapori “ Acrobax Project La Lunfarda saperi & sapori
Questi i temi dell’incontro promosso da ”Osservatorio sul fascismo a Roma” e L.O.A. Acrobax per il giorno 28 settembre. Sentiremo l’opinione dei relatori invitati, sulla reale dimensione del fenomeno fascista e razzista e sui compiti che spettano a chi considera l’antifascismo e l’antirazzismo i fondamenti del proprio partecipare alla vita democratica del Paese.
Su questi temi, il parere dell’Osservatorio è che se un anno fa era sufficiente gridare “c’è bisogno di antifascismo”, oggi (alla luce dei cambiamenti del quadro politico generale e in considerazione della crescente offensiva fascio-razzista di cui abbiamo avuto evidenza in un anno di costante vigilanza) c’è forse bisogno non solo di più antifascismo ma c’è bisogno di un antifascismo e antirazzismo diversi, organizzati in termini di maggiore conoscenza dell’antagonista politico, di sistematica denuncia delle violenze e degli atti apologetici, di presidio del territorio nel quale è in atto la capillare infiltrazione della destra estrema; ma questo non basta, è a nostro avviso necessaria la costruzione di una rete a livello cittadino e poi nazionale che unisca chi sente viva la coscienza antifascista.CONTRO IL FASCISMO, SENZA PAURA