Contro il licenziamento di Jonathan Milani

esselungadi Dante De Angelis

Lettera aperta al Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi

Gentilissimo Presidente,
le scrivo in merito al licenziamento di Jonathan Milani, un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), dipendente della Esselunga Spa, di Massa. Egli, fa parte e collabora attivamente con la “Rete Regionale RLS” della Toscana, che lei stesso – negli anni scorsi, da assessore alla sanità – ha contribuito a creare.
Ritengo necessario sottoporle questo grave episodio perché in qualità di RLS, pur
risiedendo in un’altra regione, seguo assiduamente l’attività della ‘Rete’ toscana, la quale nello scarno panorama nazionale, rappresenta uno dei pochi strumenti istituzionali a tutela della sicurezza sul lavoro ed a sostegno degli RLS di tutta Italia.
Jonathan Milani, è un lavoratore preparato e serio, impegnato come delegato alla sicurezza, a difendere, nel suo ruolo sindacale, la salute e la sicurezza dei lavoratori addetti alla grande distribuzione, con particolare riferimento alle numerose malattie professionali rilevate nel suo settore e nell’azienda nella quale opera.
Per il suo impegno, le sue competenze e per la conoscenza specifica delle problematiche del settore – oltre che un punto di riferimento per tutti i compagni di lavoro che lo stanno sostenendo in questa drammatica esperienza della perdita del lavoro – è conosciuto ed apprezzato dagli operatori della prevenzione. Tanto che è stato coinvolto ed ha partecipato in qualità di relatore a numerose iniziative formative organizzate dalle ASL e dalla stessa Regione Toscana.
Le ragioni formali del licenziamento, appaiono pretestuose. Esse nascondono molto più verosimilmente l’insofferenza aziendale verso la sua attività – legittima e doverosa – di assistenza ai lavoratori e di denuncia alle autorità, in merito alle numerose malattie professionali rilevate nella sua azienda e già riconosciute dall’INAIL. Questa anomala incidenza di patologie suscita allarme
per le modalità e l’organizzazione del lavoro adottate in quell’azienda.
Ovviamente egli, con l’appoggio del sindacato, ha impugnato il licenziamento in Tribunale e vi sono fondate ragioni per prevedere un’esito positivo della vertenza e la sua reintegra al lavoro.
Ma questo licenziamento ha messo in discussione la funzione stessa dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza: non è ammissibile che nel caso la loro azione risulti efficace, tanto da contribuire a portare in luce patologie derivanti dal lavoro, possano poi essere licenziati per trovarsi
– da soli contro una azienda grande e potente – a combattere una battaglia legale resa oltretutto difficilissima dalle note ‘controriforme’ del diritto del lavoro.
Poiché in occasione del mio licenziamento da parte di Trenitalia, la Regione Toscana si espresse con atti di sostegno e solidarietà, le chiedo – nei limiti delle sue prerogative istituzionali – di interessarsi anche a questo licenziamento che assume i contorni di un vero e proprio atto ritorsivo che rischia di trasformarsi in una sorta di micidiale deterrente per tutti gli RLS che svolgono con
passione e senso civico il loro ruolo: nessuna ‘Rete regionale’ di sostegno per gli RLS e nessun ‘convegno’ avrebbe più senso se permane il senso di abbandono e il timore di restare soli, tra l’incudine del proprio ruolo e il martello aziendale.
Le chiedo, infine, nell’ambito dei poteri regionali in materia sanitaria, di verificare ciò che appare come un’anomala incidenza di malattie professionali nel comparto della grande distribuzione ed eventualmente intervenire, secondo legge, in termini di prevenzione e vigilanza.
Certo di un suo cortese riscontro le invio i miei più Cordiali Saluti

Dante De Angelis

Nota di Alexik: Per protestare contro il licenziamento di Jonathan Milani, scrivere a: servizio-clienti@esselunga.it.

alexik

2 commenti

  • domenico stimolo

    La notizia mi indigna, dato che anch’io per parecchi anni sono stato un RLS – Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza –, in aggiunta all’essere RSU ( rappresentante sindacale unitario)

    Un ruolo molto delicato, con caratteristiche operative più caratterizzanti del compito del delegato/rappresentante sindacale, poiché esperti e specialistici nella conoscenza dei cicli produttivi, delle dinamiche lavorative, sull’utilizzo dei prodotti connessi allo sviluppo delle attività, sugli inquinamenti potenzialmente in essere nell’area lavorativa sul piano globale e nelle singole specificità, sulle conseguenze derivanti al corretto equilibrio sanitario del lavoratore in relazione alle dinamiche complessivamente utilizzate: ritmi, modalità operative, uso di sostanze nocive, e quant’altro ( l’elenco sarebbe alquanto lungo).
    Una mansione che abbisogna di competenze, “cuore” e passione civile. Si è più nell’occhio dell’attenzione!

    Viva solidarietà a Jonathan Milani.

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