Corazzato (di Pabuda)

indosso una corazza:

son rose e fiori.

per questo non temo

il cielo incombente

o la terra sottostante,

con tutto quel che

vi brulica.

dicono che per

camminare

io m’appoggi

a un bastone.

ma, per miopia,

sbagliano:

quell’arnese

è uno spadone,

pronto a rimuovere

in un sol colpo

dalla loro sede abituale

teste di rapa, zucche vuote e

capoccioni presuntuosi.

quella specie di sfere guarderò rotolare

a terra:

il sangue sprizzante, colante

o stagnante

non m’impressiona punto.

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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