Cosenza: chi lotta trattato come delinquente

di Maurizio Acerbo, Giovanni Russo Spena, Eleonora Forenza (*)

Sconvolgente, preoccupante e vergognosa l’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza sulle occupazioni di alcuni edifici a opera di numerose famiglie di cittadini senzacasa, sostenuti dai compagni e delle compagne del Comitato “Prendocasa”.

La risibile accusa riguarderebbe le occupazioni definite seriali di due immobili e per alcuni compagni addirittura l’associazione a delinquere. La “serialità” consisterebbe in addirittura due stabili nel corso di tre anni. Una ex sede ATERP tenuta chiusa colpevolmente da anni nell’abbandono più totale da parte della Regione Calabria e dell’Ente (ironia della sorte!) che dovrebbe occuparsi del drammatico problema abitativo di migliaia di famiglie. E un albergo, anche questo chiuso da anni, di proprietà di un discusso imprenditore.
Organizzarsi per rivendicare un diritto come quello alla casa diventa un crimine, un comitato di occupanti diventa un’associazione a delinquere grazie al decreto sicurezza di Salvini votato dagli pseudorivoluzionari del M5S.
I solerti investigatori dell’Ufficio Politico della Questura di Cosenza avrebbero suggerito al PM anche altre fantasiose accuse: «una gestione discrezionale degli alloggi occupati e della loro assegnazione» (cosa vuol dire?) e «minacce, violenze e soprusi ai danni di alcuni occupanti costretti a prendere parte alle manifestazioni del Comitato o ad eseguire lavori negli stabili occupati».
Parliamo di una Procura già nota per la famigerata e fallimentare inchiesta contro i no-global. Pensassero a corruzione, criminalità e malaffare politico-affaristico invece di perseguire chi si batte per diritti sociali! Nell’Italia di Minniti e Salvini è diventato bersaglio chi pratica la solidarietà come Mimmo Lucano, le ong e chi fa le lotte.
La nostra massima solidarietà e il nostro più pieno sostegno a tutti i compagni e a tutte le compagne coinvolte in questa inchiesta, fra cui un nostro giovane e brillante dirigente, impegnato nelle lotte del territorio, nella costruzione di reti di discussione e confronto, nell’attività di studio e ricerca. Contro questa operazione giudiziaria tutta la sinistra – a livello nazionale e in Calabria – deve mobilitarsi insieme a tutte le forze che si battono per l’attuazione della Costituzione. Chi lotta per i diritti non è un delinquente!»
(*) Maurizio Acerbo è segretario nazionale Prc; Giovanni Russo Spena è responsabile nazionale “democrazia istituzioni” Prc; Eleonora Forenza è europarlamentare

LA VIGNETTA – scelta dalla “bottega” – è di Mauro Biani. E grazie a un altro Mauro che ci ha segnalato questa vicenda.

Redazione
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