Costarica: 7 comuni “liberi dallo sfruttamento petrolifero”
La dichiarazione, passata sotto silenzio, risale al 29 novembre 2021 ed ha rappresentato un avvenimento storico per il Paese e per l’intera America latina.
di David Lifodi
La notizia è passata abbastanza inosservata, ma il 29 novembre scorso sette comuni costaricensi si sono dichiarati “territori liberi dallo sfruttamento petrolifero”.
La decisione è stata adottata dai consigli comunali di Tilarán, Buenos Aires, Turrialba, Siquirres, Curridabat, Santa Ana e Montes de Oca a seguito dell’approvazione del progetto di legge 20.641, discusso tra settembre e novembre 2021.
Situate nelle province di Guanacaste, Puntarenas, Limón, Cartago e San José, le sette municipalidades hanno dichiarato contemporaneamente il loro impegno per promuovere un’economia che tuteli e rispetti l’ambiente, incentivi la sostenibilità, salvaguardi il diritto alla biodiversità e quello dei loro abitanti a vivere in un contesto ambientale sano.
L’approvazione della “Ley para avanzar en la eliminación del uso de combustibles fósiles en Costa Rica y declarar el territorio nacional libre de exploración y explotación de petróleo y gas natural” rappresenta un avvenimento storico per Costarica e per l’intera America latina, dove l’estrattivismo petrolifero avanza a grandi passi.
Il Movimiento Costa Rica Libre de Perforación, convinto che l’utilizzo delle risorse naturali in maniera sostenibile rappresenti una priorità per il paese, è certo che si tratti solo del primo passo verso la creazione di uno stato totalmente libero dall’estrattivismo petrolifero: “L’ Assemblea legislativa”, spiegano, “dovrà tenerne conto”.
Tra i sette comuni costaricensi ritenuti, a buon diritto, dei pionieri in tutta l’ America latina, vi è la soddisfazione del sindaco di Tilarán Juan Pablo Barquero. Il suo comune è stato il primo a generare energia pulita e sostenibile in tutta la regione centro e sudamericana realizzando un progetto di energia eolica a cui ha partecipato anche la cittadinanza, che ha giocato un ruolo di primo piano nel promuovere progetti all’insegna della sostenibilità ambientale nell’ambito del Plan Nacional de Descarbonización 2018-2050, degli Accordi di Parigi e degli obiettivi Onu di sviluppo sostenibile.
Inoltre, i sette comuni dichiaratisi liberi dallo sfruttamento e dall’estrattivismo petrolifero e di gas naturale si sono impegnati a promuovere progetti di educazione ambientale che prendano in considerazione la flora e la fauna del paese e ad opporsi a qualsiasi progetto di perforazione petrolifera promosso dalle multinazionali.
Il prossimo passo sarà quello di dichiarare l’intera Costarica “país libre de exploración y explotación de gas natural y petróleo” e sostenere il Trattato per la non proliferazione dei combustibili fossili, a cui hanno già aderito città come Vancouver, Toronto, Los Ángeles, Sidney e Barcelona.