COSTUMI STRANI, AI VERTICI
di Pabuda
il capo s’avvicina al capetto
e nell’orecchio,
con un briciolo d’ansia,
gli sussurra:
“ma ce l’hai una tabella?”.
sottinteso: “dammela!”.
essendo un vecchio passacarte
d’esperienza
io so bene che il capo pensa
solo e sempre a quella.
so pure che agli altri capi –
che stanno
al piano un po’ più in alto –
come sua la venderà.
e a caro prezzo.
in fondo, lo capisco: quella…
è gente pronta a sgozzarsi
per una buona tabella.