Crazy Horse e un sito Lakota
1 – La rivista «Tepee» (*) per la giornata internazionale della poesia ricorda Cavallo Pazzo con i versi di John Trudell; 2 – «Woihanble» cioè sogno
1 –
CRAZY HORSE
di John Trudell
(sotto la traduzione italiana)
Crazy Horse
We hear what you say
One earth one mother
One does not sell the earth
The people walk upon
We are the land
How do we sell our mother
How do we sell the stars
How do we sell the air
Crazy Horse
We hear what you say
Too many people
Standing their ground
Standing the wrong ground
Predators face he possessed a race
Possession a war that doesn’t end
Children of god feed on children of earth
Days people don’t care for people
These days are the hardest
Material fields material harvest
Decoration on chain that binds
Mirrors gold the people lose their minds
Crazy Horse
We hear what you say
One earth one mother
One does not sell the earth
The people walk upon
We are the land
Today is now and then
Dream smokes touch the clouds
On a day when death didn’t die
Real world time tricks shadows lie
Red white perception deception
Predator tries civilizing us
But the tribes will not go without return
Genetic light from the other side
A song from the heart our hearts to give
The wild days the glory days live
Crazy Horse
We hear what you say
One earth one mother
One does not sell the earth
The people walk upon
We are the land
How do we sell our mother
How do we sell the stars
How do we sell the air
Crazy Horse
We hear what you say
Crazy Horse
We hear what you say
We are the seventh generation
We are the seventh generation
CAVALLO PAZZO
Cavallo Pazzo
Sentiamo quello che dici
Una terra una madre
Non si vende la terra
Sulla quale camminano gli uomini
Noi siamo la terra
Come si fa a vendere la propria madre
Come si fa a vendere le stelle
Come si fa a vendere l’aria
Cavallo Pazzo
Noi sentiamo quello che dici
Troppe persone
Mantengono la loro posizione
Mantengono una posizione sbagliata I predatori lo sfidano, lui, l’emblema di una razza (I predatori sfidano lui che possedeva una razza)
Il possesso, una guerra senza fine
I figli di Dio si nutrono dei figli della terra
Giorni in cui la gente non si cura della gente
Questi sono i giorni più duri
Campi materiali(stici) raccolti materiali(stici)
Decorazioni su catena che incatena
Miraggi di ricchezza, la gente perde la testa / Specchi dorati la gente perde la mente
Cavallo Pazzo
Sentiamo quello che dici
Una terra una madre
Non si vende la terra
Sulla quale camminano gli uomini
Noi siamo la terra
Oggi è ora ed allora
I fumi del sogno toccano le nuvole
Nel giorno in cui la morte non morì
Il tempo del mondo reale inganna, le ombre mentono
Rosso bianco percezione inganno
Il predatore cerca di civilizzarci
Ma le tribù non se ne andranno senza tornare
La luce della stirpe dall’altra parte
Una canzone dal cuore da dare ai nostri cuori
I giorni selvaggi i giorni della gloria vivono
Cavallo Pazzo
Sentiamo quello che dici
Una terra una madre
Non si vende la terra
Sulla quale camminano gli uomini
Noi siamo la terra
Come si fa a vendere la propria madre
Come si fa a vendere le stelle
Come si fa a vendere l’aria
Cavallo Pazzo
Noi sentiamo quello che dici
Cavallo Pazzo
Noi sentiamo quello che dici
Noi siamo la settima generazione
Noi siamo la settima generazione
2 –
Da più parti viene segnalato (grazie Vittorio, a esempio) che esiste un sito internet- con notizie di cronaca, sport e cultura – nella lingua Lakota, quella cioè parlata fra i nativi di etnia Sioux. Woihanble.com, che significa ”Sogno”, mira a far sopravvivere una lingua parlata nelle “riserve indiane” del Dakota del Sud da circa duemila persone. ‘«Vogliamo ispirare e rafforzare le generazioni più giovani a parlare, comprendere, leggere e scrivere in Lakota» ha spiegato David Posthumus, professore di studi sui nativi americani all’Università del Dakota. Gli articoli online sono accompagnati da registrazioni audio che suggeriscono la corretta pronuncia.
Come si sa, alcuni Lakota – proprio per la particolarità della loro lingua – durante la seconda guerra mondiale furono scelti assieme ad altri nativi americani selezionati fra i Cherokee, i Choctaw, i Mesquakie, i Comanche e soprattutto i Navajos (in tutto 400 persone circa) per prestare servizio nei marines degli Stati Uniti come “Code talker” (quelli che parlano in codice): la storia è stata raccontata nel 2002 dal film «Windtalkers» – criticato sul piano del rigore storico da alcuni – diretto da John Woo.
(*) Altre canzoni di John Trudell sull’ultimo numero della rivista «TEPEE» – presto ne parleremo in “bottega” – che dedica molto spazio alla poesia con Lance Henson, Gilbert Douville, Rita Mestokosho, Mitch Walking Elk, Wade Fernandez, Joy Harjo e altre/i…
Qui in “bottega” si è scritto di Cavallo Pazzo in varie occasioni: in particolare vedi Scordata: 6 maggio 1877 ovvero «Cavallo Pazzo si arrende – una poesia di Lance Henson».
NELL’IMMAGINE il monumento a Cavallo Pazzo.