Cultura del servizio (la nuova Giunta)
Una poesia di Gualtiero Via (*)
Che quando entra un cliente fai -Buongiorno!
E possibilmente col sorriso.
Che quel che stai facendo lo fai bene.
Ti muovi dentro a norme, certamente,
e pure, hai un modo tuo, cioè, la tua cifra.
ed abito e persona fan figura
ed uno vede, e dice: -L’eleganza!
ma se poi viaggi un poco
(e spesso, dove, è poca differenza)
ti accorgi che “cultura del servizio”
qui l’abbiamo
e molto, molto meno fuor d’Italia
(avremo altri difetti), questo è un fatto.
pastiglie per i freni o pannolini,
il latte fresco, esche per i topi,
servizi finanziari o brazadela (1)
vorrai, certo, il cliente soddisfatto.
a chi ti si è rivolto, al prossimo. A ciascuno.
postino, titolare, pizzaiolo,
bidella o imprenditore di successo,
autista, giardiniere, benzinaio,
o chi ha perso il lavoro, e ancora, cerca:
diciamo grazie a voi. A tutti quanti.
ci sono tante aziende e i campi arati,
ma la maggior ricchezza siete voi.
Lo spirito con cui stiamo operando
sta pure in queste righe.
Riaperti son gli uffici. Ed il Comune
è casa vostra. Siete i benvenuti.
C’è crisi -e si sapeva. Noi ci siamo.
1= brazadela, dialetto bolognese, sta per ciambella (il noto dolce casereccio)
(*) Non bastandogli fare il professore, il poeta e il papà adesso Gualtiero Via fa anche l’assessore. Nell’immagine un suo “vecchio” libro. Ricordo che qui, il sabato sera da molto tempo regna “cicala” con un suo spazio di poesie: ma – non essendo lei formica, vero signor Jean de La Fontaine? – lei è ancora in vacanza e quindi, in qualche modo, devo “cicalare” io … [db]