Diabolik: «un giorno saprò chi sono»

di Fabrizio (Astrofilosofo) Melodia

       «Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato Diabolik se le sorelle Giussani, creandolo, avessero fatto riferimento ai fumetti americani invece che al feuilleton francese di inizio secolo scorso. O semplicemente avessero trovato modo di conciliare quelle due fonti di ispirazione. Col passare degli anni, di tanti anni, mentre Diabolik cumulava successi su successi, consolidava la sua posizione “nell’immaginario collettivo degli italiani” (come usano scrivere i giornalisti) evolveva nella grafica e nella psicologia, ho continuato a pensare a un’altra sua possibile realtà. Per intenderci: una realtà che stesse a Clerville come Clerville sta alla nostra. Una realtà parallela diversa, deviata, riconducibile per qualche elemento a quella che i lettori conoscono da cinquant’anni… ma chiaramente “altra”. Così è nato DK». Lo spiega Mario Gomboli in una intervista riguardo al nuovo progetto della casa editrice Astorina, il vero rifugio del noto super criminale Diabolik e della sua degna complice e compagna di vita Eva Kant.
Nato dalla fantasia delle sorelle Angela e Luciana Giussani, il noto criminale in nero – avviato a quota mille come uscite inedite – torna in edicola con un progetto ardito, i cui semi si erano già visti nell’albo speciale della serie «Il Grande Diabolik» dal titolo «Diabolik. Io so chi non sono». Tale collana si discosta notevolmente da quella classica di Diabolik poiché esce due volte all’anno e in formato quaderno, quello delle Bonelli per intenderci, con molte più pagine, con storie di ampio respiro che rendono giustizia a un personaggio d’indubbio fascino e longevità.
Ora l’esperimento tentato nell’albo «Diabolik. Io so chi non sono» torna in edicola – il 1 novembre 2015 – come presentato alla convention fumettistica Romics di Roma, con una miniserie di quattro numeri.
Vedremo un Diabolik spietato come non mai, con Eva Kant giudice implacabile e a capo di una organizzazione di giustizieri che da là caccia al criminale in nero, di cui nessuno sospetta l’esistenza. Contrariamente all’ispettore Ginko, il solo poliziotto integerrimo nel distretto e unica persona che crede all’esistenza di Diabolik.
Non vedremo la mitica Jaguar E Type ma il nuovo modello ultra-accessoriata e fantascientificamente avanzata, nella migliore tradizione statunitense di super eroi.
Computer e marchingegni avveniristici e un Diabolik solitario ma con una misteriosa cicatrice sopra l’occhio destro, in una Clerville corrotta e decadente, martoriata da un ribelle a qualsiasi sistema costituito, in cui nessuno è mai chi sembra e il cui volto può essere rubato grazie alla geniale mente di Diabolik.
Nemico del capitale (o almeno così teorizzano alcuni suoi fans), avverso a qualsiasi ordine, in sfida eterna contro tutto e tutti, Diabolik si rinnova pur mantenendo fede alla sua filosofia, aggirandosi sempre come una pantera e artigliando i nemici con i mitici pugnali da lancio, preceduti dal caratteristico e onomatopeico “swiissssss”, da cui prende nome la seconda ristampa delle classiche avventure del Re del Terrore, ben lontano dall’essere un eroe stanco e pantofolaio, crogiolato nei ricordi delle sue efferatissime e geniali imprese.
Più volte imitato, con alterni risultati: a esempio Kriminal e Satanik, della geniale coppia Max Bunker, al secolo Luciano Secchi, e Roberto Raviola, il compianto Magnus, fino alle parodie di Alfredo Castelli quali Diabulik e Diabetik, oppure il riuscitissimo Paperinik, nato da un’idea di Elisa Penna e realizzato da Guido Martina e Giovan Battista Carpi). Mai eguagliato. L’assassino dai mille volte torna a stupire lettore e lettrici – è certa la presenza di un pubblico femminile – con nuove mirabolanti avventure.
Oltre ad averlo visto nel mondo dei videogames con «Diabolik: The Original Sin», lo vedremo presto in televisione con la serie realizzata dai francesi per Sky Cinema HD.
«Ma qualcosa resta sempre. Lì. Acquattato in un angolo della coscienza. Quel desiderio di rompere le regole. Di infrangere la legge. Di prendere ciò che non è nostro perché, semplicemente, ci piace. Credo che il successo di un fumetto come il Diabolik delle sorelle Giussani sia da attribuire in parte a questo lato oscuro che tutti noi abbiamo» afferma in un’intervista Leo Ortolani, creatore del celebre Ratman e della diabolika parodia «Ratolik».

FABmelodia-Diabolik

NELL’IMMAGINE: il numero in uscita il primo novembre.

Soggetto di Mario Gomboli, sceneggiatura di Tito Faraci, disegni di Giuseppe Palumbo, copertina di Matteo Buffagni

«DK – Il morto, Il massacro, La trappola»
3,50 euro, formato 17×26 cm

In 72 pagine a colori, i primi 3 capitoli (di cui uno assolutamente inedito e gli altri riveduti, corretti e arricchiti di nuove tavole) della saga di DK, l’«altro» da Diabolik.

DK – PRIMA STAGIONE (www.dk2015.it)
Una miniserie di quattro uscite mensili:
N° 1 – novembre 2015
(Il morto, Il massacro, La trappola)
N° 2 – dicembre 2015
(Il ratto, La giudice, L’incontro)
N° 3 – gennaio 2016
(I colpi, L’inganno, Arrivederci)
N° 4 – febbraio 2016
(Incroci, L’evasione, Game over)

 

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

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