Finita la pausa agostana il dossier sulla fantascienza riprende con tre immagini formidabili per tre romanzi indimenticabili. Ancora e necessariamente tratte da: i Romanzi di Urania…
I personaggi Van Vogt soffrono il limite del cerebralismo proprio al modo di concepire la vita e il progresso dell’autore canadese. Gli ideali spesso sanno di regressione. Sull’altruismo di Hedrock l’Immortale però non vi sono dubbi. Nè ambiguità. Il personaggio è interamente dedicato al riscatto dell’umanità; dedica i suoi anni (o meglio secoli) affinché anche altri possa avere il privilegio che ha lui. Quello di vivere non i secoli, ma le migliaia di anni.
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Un testo singolare. La civiltà dei cani. La prima volta che l’ho letto mi è spiaciuto. Poi ne sono diventato entusiasta. Oggi torno a considerarlo con freddezza: ma questo vale anche per altri lavori di Simak.
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Che posso dire io che Caesar (l’illustratore) non abbia già detto? che senza impegnarsi troppo ha ottenuto tutto quel che voleva.
La situazione era tale negli anni cinquanta, tanti e diversi e nuovi gli stimoli che la fantascienza la si faceva a poco prezzo, avendo solo l’accortezza di combinare insieme l’esotico e il tecnologico, la spinta all’evasione e le facili suggestioni già date in qualsiasi rappresentazione dello spazio esterno.
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.
Sempre bella iniziativa! Splendida e sorprendente la nitidezza delle immagini (qualcuno è tornato negli anni ’50…?)