Dossier FS 32

di Mauro Antonio Miglieruolo

Presentiamo una rivista curiosa, Giro Planetario, da me conosciuta solo di nome. Per trenta anni almeno ho desiderato averla, per trenta anni i miei desideri sono rimasti frustrati. Finché, quando ormai da tempo avevo dato le dimissioni da collezionista, nel corso di una delle ultime edizioni del Premio Italia che

  si sono tenute a Fiuggi, ho potuto vedere la nuova edizione (esaurita) che ne aveva fatto Luigi Petruzzelli (Edizioni della Vigna). Il disegno è mediocre, ma di grande interesse, per chi almeno ha interesse per ciò che si muoveva in quegli anni.
La presento insieme al preziosissimo numero 2 di Galassia Landini, rimasta per anni tra i più introvabili pezzi rari della fantascienza.
Le cinque immagini rapprentano un buon ritratto di “come eravamo” all’epoca.
Mauro Antonio Miglieruolo

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Cominciamo da Galassia Landini:

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Segue il numero 2 di Giro Planetario:

Osservate il prezzo: cinquanta lire. l’equivalente di 2 centesimi e mezzo di oggi!

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E ora il numero cinque:

Delizioso. Di una sconfinata innocenza!

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Segue il sei, che quanto a ingenuità ha ben poco da invidiare alla illustrazione precedente:

a me vien da sorridere… comunque è bello essere bambini.

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il numero otto, l’apoteosi del grottesco. Un grottesco che perà manifesta bene la tensione “spaziale” che governava la mente di tanti.

a modo suo rivendica un qualche motivo di fascino. Un po’ rozzo è vero, ma anche molta freschezza. L’assenza di pretese e presunzioni riscatta l’immagine ampiamente.

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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