Due errori fatti e due da non fare…
Murales all’ingresso del Sermig (Foto di Giorgio Mancuso)
…lettera aperta ad amici pacifisti e nonviolenti, di Peppe Sini
Carissime e carissimi,
il primo errore: le grandi associazioni e reti pacifiste e nonviolente italiane non hanno ritenuto di farsi promotrici di una lista per la pace alle elezioni europee. A me sembra invece che a fronte dell’evidentissimo cedimento alla guerra, al riarmo e al militarismo da parte dell’Unione Europea (e della generalità delle forze politiche ivi rappresentate), una lista per la pace era ed è una necessità.
Il secondo errore: poichè per fortuna una lista pacifista, denominata “Pace Terra Dignità”, si è comunque costituita per iniziativa precipua di Raniero La Valle, e merito gliene sia reso, mi è sembrato un errore che in essa non si siano candidate che pochissime personalità universalmente riconosciute come eminentemente rappresentative dei movimenti pacifisti e nonviolenti, con la conseguenza che forse la maggior parte dei candidati di questa benemerita lista non sono adeguatamente rappresentativi della vasta e complessa e preziosa storia del pensiero e dell’azione di pace e nonviolenza nel nostro paese e non hanno quindi nei confronti dell’elettorato la capacità persuasiva che avrebbero avuto le persone più riconoscibili e riconosciute delle esperienze di solidarietà e di liberazione ovvero delle lotte nonviolente che dalla Resistenza antifascista ad oggi si sono svolte nel nostro paese per la pace, i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera.
Certo, nella lista sono candidate persone come Raniero La Valle, che già da solo rappresenta il meglio della cultura democratica e dell’impegno per la pace in Italia, e con lui alcune altre persone (come Enrico Peyretti, come Roberto Mancini…) che della pace e della nonviolenza sono autorevoli testimoni da oltre mezzo secolo; ma era possibile, ed opportuno, che fossero molte di più. Dispiace, ma così è andata.
Ci sono ora altri due errori che sarebbe bene non fare, essendo ancora possibile evitarli.
La lista “Pace Terra Dignità”, che è l’unica che propone come priorità assoluta per il Parlamento europeo una politica di pace, sta raccogliendo le firme per potersi presentare, e il tempo è poco: una manciata di giorni. Ebbene, se non le associazioni e le reti pacifiste e nonviolente, almeno le singole persone più autorevoli e rappresentative di esse prendano pubblicamente la parola per invitare a firmare per la presentazione della lista “Pace Terra Dignità”, così da contribuire a raggiungere il numero di firme sufficienti a permettere all’unica lista pacifista di presentarsi a queste decisive elezioni europee.
Non si commetta l’errore di disinteressarsene, poichè è pur palese che questo errore andrebbe a beneficio del superpartito della guerra e a danno dell’umanità intera.
Quando poi le firme saranno state raccolte, e si rivelassero sufficienti – come spero vivamente -, allora credo che le figure più prestigiose delle associazioni e delle reti pacifiste e nonviolente dovrebbero aiutare almeno le candidate ed i candidati più consapevolmente e dimostratamente pacifisti e nonviolenti di questa unica lista pacifista partecipando alla loro campagna elettorale: partecipando nelle forme che riterranno opportune, ma partecipando. Per poter far entrare nel parlamento europeo la voce della pace, senza ambiguità o subalternità, c’è bisogno dell’aiuto di tutte le persone di volontà buona.
Una cosa credo infatti sia a tutti evidente: che con tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni (e ve ne sono) solo la lista “Pace Terra Dignità” propone la pace come primo dovere, mentre in Europa e nel mondo la guerra sta facendo scempio di innumerevoli esseri umani e minaccia di distruzione l’umanità intera.
Voterò quindi per questa lista e darò la mia preferenza – se a qualcuno dei venticinque lettori di questa lettera può interessare – ad Alì Rashid, compagno di tante lotte nonviolente, autorevole voce del popolo palestinese, da sempre impegnato per la liberazione e la convivenza di tutti i popoli, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la democrazia che salva tutte le vite, per la pace ed il bene comune dell’umanità intera e dell’intero mondo vivente.
Perchè quello che è decisivo è che “Pace Terra Dignità” è l’unica lista in Italia che propone la pace come programma politico concreto e fondamentale per l’Europa e per l’umanità. Nessun’altra lista lo fa. Per persone come noi, carissime e carissimi, conterà pur qualcosa.
Un abbraccio dal vostro
Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo