Due giorni e una notte – fratelli Dardenne
di Ismaele (*),
‘homo homini lupus’ potrebbe essere il sottotitolo del film.
un tempo il padrone decideva cosa fare, adesso il datore di lavoro, che è democratico, lancia una polpetta avvelenata, nascondendo la mano, e i gladiatori (i lavoratori, volevo dire) dovranno scegliere cosa fare.
il film è nella corsa di Sandra per cercare di salvare il suo posto di lavoro, e bisogna metterci la faccia, ancora i lavoratori non sono macchine, si può parlare, ancora.
gli operai sono immigrati o figli di immigrati, in ogni caso sono la parte debole e povera della società, la lotta di classe non esiste, la solidarietà forse, ognuno abbassa la testa e tira a campare, finché dura.
che Sandra costringa ciascuno a esprimersi, a guardarla negli occhi, comunque vada, è antipatico e necessario, come lo è questo film.
http://markx7.blogspot.it/2014/11/due-giorni-e-una-notte-fratelli-dardenne.html
(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)