E se Eta Beta si muovesse tra fantascienza e horror?
db fa i conti con «Anatomik» di Serge Brussolo in edicola per Urania
Strani nomi: Alexandre Stalinovitch Trotskoff II nel neo-impero russo e Wilson Wilson Wilson negli Usa (o quel che ne restano) mentre due soldati si fanno chiamare Big Trump e Tiny Trunk. Invece l’alieno non si presenta come Brubbbax Zorrgozh o Jallakofrrg Btussorirky ma con lo “sconvolgente nome” di Jack Smith, «difficile da mandar giù».
Siamo nelle pagine di «Anatomik» (del 2019, traduzione di Beppe Roncari) del “vecchio” francese Serge Brussolo (*): 286 pagine per 6,90 euri. Urania ritrova così un amore perduto; penso che lettori e lettrici gradiranno.
La trama? Ah-ah, scusate se sghignazzo. E’ un caleidoscopio, un alto castello di carte sempre pronto a cadere o a volare via. Di solito non si “spoilera” ma qui il caos è talmente fuori controllo che a un certo punto (pagina 215) il traduttore ha chiesto di inserire una dichiarazione di innocenza: se quel che si legge è «in contrasto con quanto precedentemente narrato» non è colpa sua. Eppure il casino regge per almeno due motivi: Brussolo avvince; la sua faccia tosta è immensa.
Nelle 4 pagine del prologo siamo nel luglio 2118: “dischi volanti” tagliano i soldati a fette mentre la droga cade dal cielo come manna. Il nuovo numero di «Internazionale» (1391, se fate i pignoli) titola «Cocaina universale» ma Brussolo va mooooolto oltre. Poi Kurt – uno dei protagonisti – muore ma in qualche modo rivive, “ritorna” (epnd: e più non dirò). Ah, comandano gli eunuchi (epnd). Un’altra protagonista costruisce biografie fittizie. Il vecchio soldato fascistoide Chuck salverà il mondo o darà una mano nella super-catastrofe? Intanto bisogna attraversare «l’anello di fuoco» (epnd) e il sistema più comodo sembra viaggiare nello stomaco di una gigantesca lumaca extraterrestre (epnd). Più tardi arrivano gli «uomini-bottiglia» (alleati dei terrestri o nuovi nemici?) e sarà meglio tener d’occhio i vulcani. Finale con sirene, esse maiuscola. E chissà se Brussolo si tiene le mani libere per un seguito che Urania per ora non annuncia.
Casino al sommo grado. Brussolo è molto più che un prestigiatore o un baro. Avete presente Eta Beta, il personaggio della Disney? E’ capace di tirar fuori dal marsupio – o meglio: dalle tasche del suo “gonnellino” – di tutto: una sdraio, un aspirapolvere, un anello, una medusa o un grattacielo. Così fa Serge Brussolo (**): dal suo marsupio quel che esce è talmente improbabile che quasi ogni volta chi legge penserà “questa volta si perde” e invece…
Nessuno – che io conosca – sa come Brussolo coniugare horror e fantascienza ma soprattutto induce a pensare “generi? etichette? Ma a chi importa?”.
Almeno quattro frasi citabili, quasi/quasi memorabili: le pupille (a pagina 87), l’acronimo GCIC (pag 88), la voce catramata (pag 118) ma anche una frase – o forse una parafrasi – di Nietzsche (pag 138).
(*) in “bottega” cfr Quante facce ha l’apocalisse?
(**) In tutt’altro campo – letterature comparate – ho conosciuto un abile Eta Beta: si chiamava Armando Gnisci, gran persona; i suoi saperi poliedrici e la sua generosità mancano a tutte/i coloro che lo hanno conosciuto.
Ritrovare su Urania Serge Brussolo dopo tanti anni è un’occasione unica, originale, l’omaggio al virtuosismo e all’eclettismo. Complimenti per questa pagina che riesce a portarci sul suo ottovolante fantastico. Bellissimo il ricordo tra gli asterischi… Qui un link di un passaggio doloroso e formativo di un genio italiano, Armando Gnisci:
https://www.infooggi.it/articolo/il-prof-armando-gnisci-annuncia-le-sue-dimissioni-volontarie-dall-universita-ho-dato-troppo/6982/
Non è colpa mia!” (Il traduttore)