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Comunicato Stampa Associazione Antimafie Rita Atria – 9 dicembre
L’ENNESIMA SCENEGGIATA PROPAGANDISTICA CHE OFFENDE BORSELLINO E CHI E’ MORTO LOTTANDO VERAMENTE CONTRO LE MAFIE
L’Associazione Antimafie Rita Atria esprime sgomento ed indignazione davanti la sceneggiata a favore di telecamere di Matteo Salvini in Via D’Amelio, una passerella propagandistica e strumentale nella quale il volto e le idee di Paolo Borsellino sono comparse sulla mascherina indossata dal leader leghista. Una mascherina che la stampa riporta gli è stata consegnata dall’assessore regionale all’identità siciliana. Colui che dovrebbe interessarsi della cultura siciliana promotore della strumentalizzazione di un simbolo della Sicilia migliore al suo leader.
Il giorno prima dell’udienza per il processo sul blocco alla Open Arms Salvini si è recato in via d’Amelio indossando una mascherina con il volto di Paolo Borsellino aggiungendo che lo ha fatto da “ex ministro dell’Interno che ha combattuto la mafia”. La Open Arms fu bloccata in nome della stessa ideologia xenofoba – testualmente che fomenta la paura dello straniero e dei migranti più deboli e fragili come nemici e “minaccia” – di cui la Lega da sempre è disumano portabandiera. I decreti sicurezza dell’allora Ministro Salvini hanno definitivamente sdoganato la persecuzione dell’assistenza e dell’aiuto umanitario, del soccorso in mare e in terra, dei migranti, di intere categorie sociali tra cui persino i lavoratori. Esempi concreti in questi anni li abbiamo già avuti. I migranti della Open Arms fuggivano dall’inferno dei lager libici, dalle violenze e dai crimini immondi delle bande e dei clan libici. Gli stessi sostenuti e foraggiati dai governi italiani degli ultimi anni, compresi i governi Berlusconi e Conte1 sostenuti da Salvini. In Libia, come abbiamo già avuto modo di ricordare nel mese scorso, scorazzano e dominano sempre più mafie assassine e disumane. Ma contro costoro nulla hanno mai detto Salvini e il suo partito, anzi da una parte hanno sostenuto i governi italiani complici e dall’altro sono persino arrivati a negare le violenze, gli stupri, i lager libici per la loro vergognosa propaganda.
I decreti sicurezza dall’altro lato hanno di fatto, esattamente la Bossi-Fini e i decreti Maroni del 2009, favorito coloro che lucrano e sfruttano da sempre la gestione dei centri per migranti in Italia. I decreti sicurezza hanno favorito persino l’ingresso nella gestione di multinazionali e agenzie di contractors Il CARA di Mineo è creatura loro.
Il partito delle leggi ad personam per Berlusconi, delle leggi che hanno depenalizzato i reati dei colletti bianchi e dell’alta borghesia, invischiato in innumerevoli inchieste di mafia (dai Casamonica, Spada e Di Silvio nel Lazio alla ‘ndrangheta in Calabria fino alla stessa Cosa Nostra) in tutta Italia, che ha portato al governo persone con collegamenti che arrivano persino a Messina Denaro, che da sempre nega le trattative Stato-mafia, che da sempre “ignora” lotte per verità e giustizia come quella per Ustica e del nostro Mario Ciancarella – il ministero della Difesa del governo Conte1 nonostante sentenze di tribunale ha sempre continuato lo stesso vergognoso atteggiamento contro di lui – è il partito che ha fatto cadere un governo in nome della TAV. Uno dei più grandi appalti dove corruzione e mafie spadroneggiano da decenni.
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Comunicato Stampa Associazione Antimafie Rita Atria – 9 dicembre
L’ENNESIMA SCENEGGIATA PROPAGANDISTICA CHE OFFENDE BORSELLINO E CHI E’ MORTO LOTTANDO VERAMENTE CONTRO LE MAFIE
L’Associazione Antimafie Rita Atria esprime sgomento ed indignazione davanti la sceneggiata a favore di telecamere di Matteo Salvini in Via D’Amelio, una passerella propagandistica e strumentale nella quale il volto e le idee di Paolo Borsellino sono comparse sulla mascherina indossata dal leader leghista. Una mascherina che la stampa riporta gli è stata consegnata dall’assessore regionale all’identità siciliana. Colui che dovrebbe interessarsi della cultura siciliana promotore della strumentalizzazione di un simbolo della Sicilia migliore al suo leader.
Il giorno prima dell’udienza per il processo sul blocco alla Open Arms Salvini si è recato in via d’Amelio indossando una mascherina con il volto di Paolo Borsellino aggiungendo che lo ha fatto da “ex ministro dell’Interno che ha combattuto la mafia”. La Open Arms fu bloccata in nome della stessa ideologia xenofoba – testualmente che fomenta la paura dello straniero e dei migranti più deboli e fragili come nemici e “minaccia” – di cui la Lega da sempre è disumano portabandiera. I decreti sicurezza dell’allora Ministro Salvini hanno definitivamente sdoganato la persecuzione dell’assistenza e dell’aiuto umanitario, del soccorso in mare e in terra, dei migranti, di intere categorie sociali tra cui persino i lavoratori. Esempi concreti in questi anni li abbiamo già avuti. I migranti della Open Arms fuggivano dall’inferno dei lager libici, dalle violenze e dai crimini immondi delle bande e dei clan libici. Gli stessi sostenuti e foraggiati dai governi italiani degli ultimi anni, compresi i governi Berlusconi e Conte1 sostenuti da Salvini. In Libia, come abbiamo già avuto modo di ricordare nel mese scorso, scorazzano e dominano sempre più mafie assassine e disumane. Ma contro costoro nulla hanno mai detto Salvini e il suo partito, anzi da una parte hanno sostenuto i governi italiani complici e dall’altro sono persino arrivati a negare le violenze, gli stupri, i lager libici per la loro vergognosa propaganda.
I decreti sicurezza dall’altro lato hanno di fatto, esattamente la Bossi-Fini e i decreti Maroni del 2009, favorito coloro che lucrano e sfruttano da sempre la gestione dei centri per migranti in Italia. I decreti sicurezza hanno favorito persino l’ingresso nella gestione di multinazionali e agenzie di contractors Il CARA di Mineo è creatura loro.
Il partito delle leggi ad personam per Berlusconi, delle leggi che hanno depenalizzato i reati dei colletti bianchi e dell’alta borghesia, invischiato in innumerevoli inchieste di mafia (dai Casamonica, Spada e Di Silvio nel Lazio alla ‘ndrangheta in Calabria fino alla stessa Cosa Nostra) in tutta Italia, che ha portato al governo persone con collegamenti che arrivano persino a Messina Denaro, che da sempre nega le trattative Stato-mafia, che da sempre “ignora” lotte per verità e giustizia come quella per Ustica e del nostro Mario Ciancarella – il ministero della Difesa del governo Conte1 nonostante sentenze di tribunale ha sempre continuato lo stesso vergognoso atteggiamento contro di lui – è il partito che ha fatto cadere un governo in nome della TAV. Uno dei più grandi appalti dove corruzione e mafie spadroneggiano da decenni.
ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA
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