Elezioni? Non mi meraviglio
di Sabatino Annecchiarico
No. No che non mi meraviglio.
Un Paese che mai ha fatto i propri conti col passato…
Un Paese che non ha fatto un mea culpa sul fascismo…
Un Paese che per anni ha votato il bunga-bunga berlusconiano e altri simili politici…
Un Paese che ha avuto un comico come politico serio …
Un Paese che mai si è scandalizzato, più di tanto, dalle politiche razziste-secessioniste…
Un Paese, dove la sua parte “antagonista e combattiva” a tutto ciò qui sopra descritto si va a cercare un leader, una guida politica, otre confine…
No. No che non mi meraviglio se oggi la maggioranza di questo Paese vota il figlio prodigo del Fmi.
Povera Italia, ridotta…
No, che non mi meraviglio… Neppure di ciò che verrà.
Condivido le preoccupazioni (le disperazioni o quasi) di Sabatino. Con una sola sfumatura diversa. Su questo punto: «Un Paese, dove la sua parte “antagonista e combattiva” a tutto ciò qui sopra descritto si va a cercare un leader, una guida politica, otre confine…». A mio avviso in un Paese dove la sinistra POLITICA da tempo non è antagonista e combattiva è stato positivo il cammino che ha portato a una lista “dal basso” cioè con molte persone a rappresentare la sinistra SOCIALE (anzi le sinistre sociali) che invece è ben viva in alcuni territori, luoghi di lavoro, conflitti. Richiamarsi a Tsipras a me non scandalizza visto che si tratta di una formazione politica viva, per quel che so abbastanza coerente e radicata. Alcune persone – che, come me, hanno votato senza illusioni Tsipras e si sono rallegrate per il “passaggio” – continuano però a chiamarla Tachipirina: non è solo una battuta per assonanza ma anche l’idea che questa lista possa far calare la febbre (non è poco) ma che poi bisogna subito fare la diagnosi e trovare una terapia (lunga e dolorosa?). Dai primissimi segnali post-voto sembra invece che la sinistra politica voglia imbrigliare o cancellare la sinistra sociale: se così sarà questa piccola fatica della lista e quel minimo 4 per cento nell’urna non serviranno. Io spero che accada il contrario, cioè che le sinistre sociali utilizzino questo spazio per rilanciare progetti sui quali il ceto politico dovrà confrontarsi (anzi radicalmente rinnovarsi perché così com’è mi pare “inservibile”) o… sparire definitivamente. Discorso lungo che magari faremo – anche con Sabatino spero – un’altra volta.
A proposito di battute (e di illusioni sul Pd) Spinoza ha colpito ancora; questa sua frase fotografa la situazione.
*Ma vi rendete conto?*
*Con il Pd al 40% e Tsipras al 4%, la sinistra in Italia raggiungerebbe addirittura il 4%*