Emmeline Pankhurst: «Azioni non parole»
Il voto e il resto: le dure lotte per i diritti delle donne
Tutte le donne del mondo (ma anche gli uomini che vogliono emanciparsi da uno stato mentale scimmiesco) devono molto ad Emmeline Pankhurst e alla Women’s Social and Political Union.
Eppure…
In molti libri di storia il suo nome manca, in rete c’è poco (nella Enciclopedia delle donne il suo nome manca anche se si parla di lei in altre “voci”).
Fortuna che c’è Wikipedia: riprendiamo da lì le note essenziali e poi vi invitiamo a guardare un breve stralcio dal film «Suffragette» di Sarah Gavron.
Emmeline Pankhurst (Moss Side, 15 luglio 1858 – Hampstead, 14 giugno 1928) guidò il movimento delle suffragette del Regno Unito, aiutando le donne a ottenere il diritto di voto.
Nel 1999 la rivista statunitense Time proclamò Pankhurst come una delle «persone più importanti del XX secolo» affermando che «ha modellato un’idea di donna per il nostro tempo, ha scosso la società in un nuovo modello da cui non ci sarebbe stata più possibilità di tornare indietro». All’epoca fu ampiamente criticata per le sue aggressive tattiche di militantismo e gli storici non si trovano ancora d’accordo sulla misura della loro effettiva efficacia e portata, ma il suo lavoro viene riconosciuto come un elemento cruciale per il raggiungimento del suffragio femminile in Gran Bretagna.
Nel 1903 fondò la Women’s Social and Political Union (WSPU), un’associazione dedicata ad “azioni, non parole”. Pankhurst, le sue tre figlie e altre attiviste del WSPU ricevettero ripetute sentenze di condanna da scontare in prigione ove organizzarono scioperi della fame per protestare.
Con l’avvento della prima guerra mondiale la WSPU dichiarò l’interruzione temporanea dell’attivismo militante per impegnarsi contro il “pericolo tedesco”.
Nel 1918 la “Representation of the People Act 1918” concesse il diritto di voto a tutti gli uomini di età superiore ai 21 anni e alle donne di età superiore ai 30. Questa discrepanza mirava a garantire che gli uomini non diventassero elettori di minoranza in conseguenza dell’enorme numero di decessi avvenuti nel corso della prima guerra mondiale.
Nel novembre 1917 Pankhurst trasformò la macchina del WSPU nel “Women’s Party”, dedicato alla promozione della parità femminile all’interno della vita pubblica. Negli anni seguenti ebbe modo di preoccuparsi di ciò che percepiva come la minaccia incombente del bolscevismo e conseguentemente si unì al Partito Conservatore.
Morì il 14 giugno del 1928, solo alcune settimane prima che la rappresentanza del governo conservatore allargasse il diritto di voto a tutte le donne di età superiore ai 21 anni – il 2 luglio – durante il “Representation of the People (Equal Franchise) Act 1928”.
https://www.youtube.com/watch?v=ufYc09_oD7I
In “bottega” vedi 8 giugno 1913: muore Emily Wilding Davison , Black Friday: la corsa di Edith Garrud e delle Suffrajitsu per il diritto al voto e Scor-data 14 giugno
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega