E=mp al quadrato
Anche se viviamo in una società scientificamente analfabeta, E=mc al quadrato (con la tastiera del mouse è difficile da scrivere) è una formula molto nota; che poi sia correttamente intesa è un altro discorso. Del resto Einstein è famoso (anzi da 40 anni è un’icona pop) più per la linguaccia che per le sue attività scientifiche e/o politiche.
Comunque, parafrasando quel celebre «energia uguale massa per velocità al quadrato», avrebbe potuto efficacemente chiamarsi «E=mp al quadrato» il bel libretto di Marinella Correggia che ri-esce con Altreconomia (56 pagine a 3 euri) sotto il titolo «Io lo so fare» e in copertina una prima spiegazione: «dal dentifricio all’energia: piccola guida all’autoproduzione creativa».
Roba vecchia? Macchè nuovissima. La «sobrrietà creativa», spiega l’autrice nella premessa è «un’originalità assoluta in questo Occidente di persone passive e al contempo costrette a girare all’impazzata nell’ingranaggio della civiltà dei consumi». E poi scusate: scommetto che molte e molti di voi avvertono l’urgenza e il gusto della sfida se a un certo punto (per la precisione alle pagine 36 e 37) il libretto di Marinella Correggia mostra, con tanto di disegnini, come creare un «modello di cucina solare portatile» e subito dopo un «frigo solare autocostruito». A proposito per il primo siamo debitori a Barbara Kerr che, da 20 anni, ne sperimenta in Arizona e non solo; mentre il secondo è una invenzione di Mohammed Bah Abba che lo propone nei villaggi africani
«Io lo so fare» (o ri-fare come si legge nell’indice) è in realtà una «seconda edizione, rivista e arricchita». Un libretto che non è passato inosservato (per gli attuali criteri di lettura in Italia 25 mila copie vendute sono tante) ma che è stato snobbato – al solito – dai giornalisti e recensori, allineati e coperti alle grandi scuderie e molto interessati al business dell’ecologia (ora è di moda dire Green Economy) ma zero attenti agli stili di vita improntati alla partecipazione e all’impegno per contrastare la società dello spreco, del veleno e dell’ingiustizia.
Prima di andare avanti chiarisco che «E = mp al quadrato» sta per l’energia anzi «la civiltà che nasce dall’uso appropriato delle mani e dei piedi da parte di tutti». Una bella e sintetica equazione per una grande idea, ovviamente non inventatata da me e neppure da Marinella Correggia, che la riprende da Gandhi. Siamo nel terzo capitolo di un appassionante libretto. Per la lucidità del ragionare, per la concretezza delle proposte ma soprattutto perchè ci chiama in causa: «riappropriarsi della saggezza del fare» cioè «sapersi costruire i beni necessari» non solo «per passatempo ma per dovere eco-sociale e piacere personale». E su questo dovere ma anche piacere Marinella Correggia ci aiuta a incamminarci.
Il primo capitolo spiega come «produrre alimenti senza terra o quasi» e ci fa incontrare (c’è chi lo conosce già) Elzèard Bouffier. Nel secondo si ragiona di restauri e auto-lavaggi ma i termini sono ironici e si riferiscono dunque anche alla cosmesi personale, più o meno faticosa, Del terzo capitolo si è detto: pedali, manodomestici (sì, avete letto bene: mano-domestici al posto degli elettro-domestici) del futuro e ben quattro paragrafi per attingere all’inesauribile Sole. Negli ultimi due capitoli si ragiona di cancelleria e cartoleria («d’arte e di lotta») e di come «creare dalla miniera del già esistente».
Tutto chiaro?
«Obiezione, vostro onore, chiedo la parola» così protesta il vecchio Militonto che dormicchia dentro di me: «qui si avanza la suggestione che basti cambiare la nostra vita per modificare il mondo». Mentre il pubblico del blog (forse l’intero universo) trattiene il fiato, chiede la parola l’ornitorinco che, anche lui, sonnecchia dentro Db. «Obietto alla obiezione di Militonto. In primo luogo perchè Marinella non è così sempliciotta e in secondo luogo perchè fin dalla prefazione, di Francesco Gesualdi, si chiariscono tre punti fondamentali: l’impegno politico non deve farci dimenticare la dimensione personale (e viceversa); i comportamenti coerenti e intelligenti sono contagiosi; da qualche parte bisogna pur cominciare…. a fare e non solo a dire».
Segue dibattito?
In ogni caso per suggerimenti, critiche – e per le future edizioni – l’autrice invita a scrivere a iolosofare@altreconomia.it ma ovviamente anche questo blog è interessato a discutere e a creare contatti. Incontriamoci magari in quelli che Marinella chiama «La So Fa Re» ovvero «Laboratori Sostenibili per il Fare y la Revolucion».
Salve, io ho fatto realizzare ai miei studenti di terza media cucine solari in cartone. Siamo pronti, la prossima settimana, ad un pranzo solare nel cortile della scuola. Sul mio blog ho inserito i primi post sull’argomento. Lorenzo Bocca