Ercoli, Marchesini, Ella Berthoud e Susan Elderkin
Recensioni (non solo giallo-noir) di Valerio Calzolaio (*)
Lucrezia Ercoli
«Filosofia dell’umorismo»
Inschibboleth
92 pagine, 13 euro
Miti greci antichi e pensiero europeo contemporaneo. La giovane filosofa Lucrezia Ercoli riflette sul rapporto fra la disciplina e il comico. «Filosofia dell’umorismo» prende in rassegna Platone e Ippocrate, Diogene e Aristotele, Vico e Kant, Schopenhauer e Freud, Pirandello ed Eco per capire se e come si può cognitivamente parlare di umorismo, se si possa filosofare con e attraverso la forma umoristica. Ne derivano ottime domande e qualche personale certezza: il pensiero ironico può essere una forma di conoscenza libera e di comunicazione mite, che favorisce il soggetto debole di una relazione e la soluzione pacifica delle controversie. Il pensiero ironico è una conquista civile. Ottimo per la prossima parodia delle feste, il Carnevale. Auguri!
Roberto Marchesini
«Ricordi di animali»
Mursia
242 pagine, 16 euro
Bologna. 1959-2013. Roberto Marchesini è un competente etologo e un filosofo postumanista. Inizia così: «non ricordo un momento della mia vita senza un animale a caratterizzarlo e dargli un significato«». Di qui ora il suo volume di «Ricordi di animali». Coccinelle, diamantini, lucertole, maggiolini, cetonie, gatti, formiche, cani, maialini, oche e chi più ne ha ne metta. Lo hanno accompagnato nell’adolescenza e negli studi, a insegnare e a militare, ai convegni e in tv, all’estero e a casa. Un’autobiografia dei propri fattori biotici animali, scritta da chi se ne intende. Godibile.
Ella Berthoud e Susan Elderkin
«Curarsi con i libri»
traduzione di Roberto Serrai
Sellerio
642 pagine, 18 euro
Agatha Christie serve a curare influenza e mal d’auto; Chandler l’essere astemi, diarrea, voglia di evasione; Conan Doyle la sindrome premestruale; Camilleri e Izzo il restare chiusi fuori; Giménez-Bartlett l’ermafroditismo; Highsmith il mal d’amore: e via leggendo. Un’artista e una scrittrice inglesi, Ella Bethoud e Susan Elderkin, hanno scritto un manuale di biblioterapia «Curarsi con i libri» – – «Rimedi letterari per ogni malanno» – che esce contemporaneamente in vari Paesi europei (con curatori che adattano e integrano; per l’Italia Fabio Stassi). La ricetta è semplice: quel romanzo da leggere a intervalli regolari. Anche se manca Hammett, da tenere a portata di sguardo!
(*) Le recensioni di Valerio Calzolaio escono in prima battuta sul settimanale «Il salvagente». (db)
sto leggendo (a piccole dosi come certe medicine) e godendo (come i piaceri più duraturi) «Curarsi con i libri». Lo consiglio a tutte/i. Non vorrei che dalla rec di Valerio Calzolaio si pensasse che si parla soprattutto di letteratura giallo-noir. Invece c’è ogni genere di libro come ogni malattia (del corpo, dello spirito…. e della lettura). Lo recensirò presto in blog, il tempo di leggerlo tutto, se preferite, di verificare che non abbia su di me effetti collaterali.