Esercizi di immaginazione
di Francesco Masala
1) Immaginate che un bel giorno i Carabinieri siano diventati una società per azioni e che in un secondo momento lo Stato abbia dismesso più del 90% delle azioni, che vengono acquisite da alcuni soci, chiamati partecipanti.
I Carabinieri hanno vari compiti, tra cui quello della Vigilanza su persone fisiche e giuridiche che hanno sede in Italia, tra cui i soci.
Pare che, a volte, alcune indagini su soggetti che sono partecipanti non vadano avanti, e che la Vigilanza in generale non riesca a ottenere dei risultati in fase ex-ante, quando i danni si possono evitare, ma solo ex-post, quando i danni sono avvenuti e sono già di dominio pubblico, i danneggiati non avranno giustizia e i colpevoli non verranno perseguiti.
Una sentenza ha deciso che i Carabinieri sono un servizio pubblico, anche se le assunzioni avvengono per chiamata diretta o attraverso commissioni concorsuali gestite dai soci. A qualcuno sorge il dubbio che il carattere pubblico dei Carabinieri stia nel fatto che gli stipendi dei dipendenti e tutte le altre spese gravano sul bilancio pubblico.
2) Immaginate che un bel giorno la Banca d’Italia sia diventata una società per azioni e che in un secondo momento lo Stato abbia dismesso più del 90% delle azioni, che vengono acquisite da alcuni soci, chiamati partecipanti.
La Banca d’Italia ha vari compiti, tra cui quello della Vigilanza su persone fisiche e giuridiche che hanno sede in Italia, tra cui i soci.
Pare che, a volte, alcune indagini su soggetti che sono partecipanti non vadano avanti, e che la Vigilanza in generale non riesca a ottenere dei risultati in fase ex-ante, quando i danni si possono evitare, ma solo ex-post, quando i danni sono avvenuti e sono già di dominio pubblico, i danneggiati non avranno giustizia e i colpevoli non verranno perseguiti.
Una sentenza ha deciso che la Banca d’Italia è un servizio pubblico. A qualcuno sorge il dubbio che il carattere pubblico della Banca d’Italia stia nel fatto che gli stipendi dei dipendenti e tutte le altre spese gravano sul bilancio pubblico, mentre gli utili vanno ai soci partecipanti.
Uno dei due esercizi di immaginazione è già realtà, leggi qui e qui (dove si potrà leggere che “tra i sottoscrittori della BCE, tre stati, Svezia, Danimarca ed Inghilterra, che non hanno adottato come moneta l’euro, ma che, in virtù delle loro quote, più del 20% del totale, possono influire sulla politica monetaria dei paesi dell’euro”, ma questo è un altro discorso, o forse no)
Qualcuno pensa che l’Arma dei Carabinieri, scusate, la Banca d’Italia si possa rinazionalizzare in modo semplice, chiedendo ai partecipanti al capitale sociale se preferiscono cedere gratuitamente le loro quote al Tesoro, farebbero una bella figura se scegliessero quest’opzione, oppure se preferiscono che le loro quote siano espropriate (per un interesse pubblico superiore), o ricomprate dal Tesoro, attraverso l’imposizione di una tassa sulle transazioni finanziarie a carico delle banche.
Chissà se una piccola proposta come questa è nell’agenda politica di qualche gruppo politico.
(grazie, come sempre, a Mauro Biani)