F, T e U: 3 “storie scervellate per tempi disastrati”
di Koumba Diallo (*)
Il sig. Fulgenzio
Frastornato da funesti fantasmi forieri di una fine ferale, frustrato dalla fugacità della foia favorita dalle floride forme della fedifraga fantesca, fiutate fetide sue flatulenze funzionali alla frequente fruizione di frammentarie frattaglie fermentate di focena fritte a Forlimpopoli dal focoso frate Felino con funzione afrodisiaca, fantasticando altresì sulla fragilità delle future falliche fortune che dai fasti di favolose fottute sarebbero fatalmente fluite verso effimeri frulli fatiscenti e sfiatati fremiti, il signor Fulgenzio, (ex) fulvo e facoltoso fittavolo, fuggì frettolosamente dalle furtive fregole fiondandosi sul finestrone che fronteggiava una foresta di faggi frondosi e con falcata da fenicottero non conforme alle sue frolle fattezze fendette le fronde, finendo col frangersi con fracasso in finissimi frammenti nel fango del fosso fiorito di fiordalisi.
Il sig. Traù
Travolto da un tram truculento in un tragico tramonto teratologico, il sig. Traù si ritrovò triste e traumatizzato a trotterellare dietro a un trolley traballante su cui troneggiava una truccatissima troia, i cui tratti tradivano un tedio tardivo. Tuttavia, attratto attraverso tetri tratturi da una turpe torre turca, trafugata a temporanei tartari dal trisavolo, ivi tracollò traumatizzato e tremante per intraprendere la traduzione dal turcomanno di una trita tiritera che trattava di torti e tormenti inflitti dai traditori dei turchi al torturato trisnonno. Trascorsi tre turni di traduzione, il sig. Traù terminò teoricamente il suo iter terreno tormentato da trilioni di tordi tripudianti sulle travi della torre turca, mentre traduceva la trita tiritera turandosi i timpani trapanati dai trilli dei terribili tordi.
Il dottor Ugo
Ustionato dall’ugello di un Ufo ultrapiatto proveniente da Urano e soccorso da un umile usciere dell’Ufficio Universale per le urgenze ultraterrene promosso dagli Ussari d’Ungheria ubicato a Urzulei che, usando un unguento urticante, lo ustionò ulteriormente, il Dott. Ugo, umbratile urologo di Urbino, urlò urbanamente la sua uggia e uccise l’usciere utilizzando un usbergo uncinato usato usualmente dagli Unni.
(*) In primo luogo il nome giusto dell’autrice: è Koumba Diallo e non Kumba Diallo come per errore avevo scritto qui: Insidie ubique: i perturbatori endocrini. Poi la fonte: http://croceorsa.blogspot.it/2017/12/storie-scervellate-per-tempi-disastrati.html dove ovviamente trovate quasi tutto l’alfabeto (manca comprensibilmente la H) da Anastasia a Zerlina; ve le consiglio tutte. Come ho scelto queste 3 lettere/storie fra 20? Ero talmente indeciso che sono andato per sorteggio (anzi per estrazione; dal sacchetto delle lettere di un vecchio “Scarabeo”). Le storie «scervellate» sono introdotte da questa citazione che incollo: «…E quei libri che dovevi scrivere con lettere come titoli. Ha letto il suo F? Ah sì, ma preferisco Q. Certo, ma W è meraviglioso. Ah sì, W. (J. Joyce, Ulisse, p. 50)». A me sono tornati subito alla mente i “giochi” di Raymond Quenau, magari ne parliamo un’altra volta. Infine le immagini: le ho scelte io, piratandole dalla rete. [db]