Fabio De Sicot: «E su Marte vita sia»
“Caccia al fotone” intervista Giuseppe Galletta; il meglio del blog-bottega /108…. andando a ritroso nel tempo (*)
C’era una volta un mare. Quel mare era caldo, ricco di elementi, ed accogliente. Quel mare un giorno incontrò una cometa. Fu amore a prima vista. La cometa rilasciò parte di sè in quel mare, e lui ricambiò crescendo e nutrendo quei piccoli germogli di vita. Da quei piccoli germogli naquero le 4 basi azotate chiamate adenina, guanina, timina e citosina, si legarono ad alcuni pezzi di zucchero, e nacque finalmente la vita come noi la conosciamo con la formazione delle prime molecole di DNA. Non sapremo (forse) mai se questa storia d’amore sia davvero andata così, ma il tentativo della bioastronomia è proprio questo: capire in che modo e con che tempi si sia sviluppata la vita sulla terra […]
Caccia al Fotone del 5 marzo 2011 – Intervista al prof. Giuseppe Galletta, astronomo presso l’Università di Padova
(*) Anche quest’anno ad agosto la “bottega” recupera alcuni vecchi post che a rileggerli, anni dopo, sono sembrati interessanti. Il motivo? Un po’ perché circa 12mila articoli (avete letto bene: 12 mila) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché nel pieno dell’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda ma valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto di ritrovare semi, ponti, pensieri perduti… in qualche caso accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente: con le firme più varie, stili assai differenti e quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega… A proposito del post di oggi: da marzo 2011 a oggi la “bottega” – che prima fu semplicemente blog – si è di certo arricchita in quantità e qualità ma inevitabilmente qualcosa ha perso: a esempio i lunedì di Mark Adin (ma qui confidiamo che torni e dunque gli teniamo il posto: alle 12), Alessio Adamiano, Clelia Pierangeli Pieri ecc in altre faccende affaccendate/i. E appunto Fabio De Sicot: la sua trasmissione radiofonica «Caccia al fotone» era preziosa per chi l’ascoltava in diretta o nel nostro rilancio… Diciamola così: se di questi tempi in Italia vuoi (e sai) fare informazione scientifica – ma anche giocosa/seria educazione al metodo scientifico nelle scuole – devi cambiare mestiere; per questo abbiamo perso Fabio. E non solo. [db]
Ciao Fabio!
Sono la Susy.
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