Fantascienza per immagini: l’occhio infinito – 58 —
Steampunk 3
Non so nulla dello Steampunk. Ho letto qualche buon romanzo, non sono comunque riuscito a fornirlo di una fisionomia tale che mi permetta di individuarlo a prima vista.
Mi dovrò fidare degli altri, dunque; e pubblicare come steampunk tutto quello che mi è stato proposto come tale.
Aggiungendo di mio tutto quello che mi farà comodo aggiungere: tutto quello che mi sembrerà attinente al tema.
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Critici di professione. Affilate i coltelli. L’occasione di usarli probabilmente l’avrete.
Naturalmente so che appartiene all’anacronismo, al fantastico e un po’ anche al fantascientifico.
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Completo aggiungendo un po’ di favola, pizzichi e pizzicotti di gioco, la giusta dose di sogno infantile.
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La Confusione è grande sotto il cielo. La creatività delle nuove generazioni irrompe nella Fantascienza con furia iconosclasta, rompendone radicalmente l’unità.
Non c’è solo lo Steampunk, erede del già discutibile Cyberpunk, che ho utilizzato, ma non intimamente ammesso. Non in quanto sottogenere. Perché non ammetto, o li ametto malvolentieri, i sottogeneri.
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E invece, nemesi letteraria, si moltiplicano.
Dopo il Cyber, il Solar (?), il Connettivismo e non so che altro…
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Assì, che anche io, nei primissimi anni Novanta del secolo scorso ho scritto un racconto steampunk.
L’ho scritto senza saperlo, per il solo gusto di scriverlo. È Stato pubblicato su Futuro Europa.
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A mesi anche su una antologia di racconti di Fantascienza per le edizioni “Tabula Fati”.
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Tutto meravigliosamente bello. Sarebbe grande farne un gioco in scatola di carte da interpretare. Se interessa il mio indirizzo è marco@madonadoni.it, 335455676