Far soldi con Green Economy e acqua

di Umberto Franchi

Nel dicembre 2020, il fondo di investimento speculativo Black Rock ha quotato l’acqua «bene comune» e a circa un anno di distanza la Borsa di  New York ha aperto la NAC (Natural Asset Companies) con lo scopo di aprire attivi finanziari gestiti da imprese private al fine di monetizzare gran parte della natura del nostro Pianeta, comprando beni statali del demanio e a uso pubblico dei cittadini.

Questo fatto – in una non lontana prospettiva – comporterà anche mettere nelle mani dei soliti capitalisti e speculatori finanziari anche l’acqua esistente, in gran parte del mondo.
Il nostro pianeta è oggi abitato da 7 miliardi e settecentocinquanta milioni di persone: la metà della popolazione non dispone dei servizi igienici di base mentre 2,3 miliardi di persone non hanno nemmeno l’accesso vitale ad acqua potabile. Ma l’operazione NAC non vuole risolvere i problemi della sete nel mondo bensì assicurare a imprese private l’acqua a prezzi speculativi per fare profitti.

In sostanza le imprese multinazionali vogliono trasformare l’acqua e tutto il patrimonio naturale del pianeta Terra in merce.

Questa logica la ritroviamo anche nella “green economy” dei capitalisti, compreso il governo di Draghi, che vogliono guidare la transizione ecologica ambientale all’interno delle compatibilità del sistema e di conversione delle aziende, tenendo conto in primo luogo dei costi e delle compatibilità delle imprese.

Manca del tutto il ruolo dello Stato, con un progetto pubblico da sottoporre a una discussione partecipativa dal basso, assieme alle forze sociali e ai movimenti in primo luogo ecologisti ma soprattutto coinvolgendo il movimento operaio sul cosa produrre per cosa e come…. La riconversione produttiva  nelle aziende può avvenire solo se viene guidata da chi lavora in un contesto di garanzia occupazionale, abolizione del lavoro precario, diritti salariali e qualità delle prestazioni di lavoro anche attraverso la riduzione degli orari a parità di salario.  

Mentre a livello mondiale gli speculatori si pongono l’obiettivo di quotare in Borsa l’acqua, il nostro governo – in totale violazione dei risultati del referendum popolare nel 2011 – spinge per la privatizzazione dell’acqua e di tutti i servizi pubblici locali: siamo alla complicità palese con gli speculatori.

Anche l’ultimo disegno di legge sulla concorrenza e il mercato, varato dal governo di Draghi nel 2021, pone (articolo VI) una serie di vincoli tali da portare alla completa privatizzazione dei servizi pubblici locali, a partire dall’acqua.  Questa logica va combattuta. Bisogna fare esattamente il contrario di ciò che in Italia avviene da più di 30 anni, dove il capitalismo globale ha privatizzato e trasformato tutto in merci… incrementando i profitti e trasformando i cittadini in sudditi obbedienti o in “letargo”.

LA VIGNETTA – SCELTA DALLA “BOTTEGA” – è DI MAURO BIANI.

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