«Fascisti del terzo millennio?»

recensione di Adriana Dadà a un libro su Casa Pound (*)

a seguire una nota della “bottega” con un paio di segnalazioni

Il volume, per quanto contenuto (150 pagine) si avvale di un lavoro, molto serio e ben documentato svolto da studiosi a livello universitario che, oltre ai documenti ufficiali del gruppo, hanno anche partecipato dall’interno a manifestazioni, riunioni, concerti, intervistando anche alcuni componenti di Casa Pound. Tutto si è svolto fra il 2013 e il 2014, data di pubblicazione della ricerca, ancora validissima oggi che l’organizzazione fascista è salita agli onori della cronaca per i suoi risultati elettorali e per la violenza dimostrata anche contro giornalisti inermi.

Il titolo riprende la definizione – che la stessa CP si dà – di fascisti del terzo millennio ma il punto interrogativo che sta alla fine rende conto della valutazione che gli autori danno del problema: non nuovi fascisti ma fascisti tout court, capaci di inserirsi nella società odierna, con tutto il bagaglio ideologico, strategico e di violenza del fascismo storico. Si svela con questo lavoro quanto di fascismo storico ci sia nella ideologia e nella pratica di CP: natura etica dello Stato, corporativismo e sindacalismo fascista, senza disdegnare riferimenti allo squadrismo, a una visione identitaria assoluta della loro politica. Quanto al ruolo centrale del capo, che designa tutte le altre istanze delle strutture, va di pari passo con il metodo di adesione a CP che si basa esclusivamente sulla cooptazione decisa dai vertici delle strutture nelle quali si entra. Anche a livello comunicativo solo i capi possono parlare a nome di CP; neppure durante le manifestazioni nessuno può esprimere pareri o rilasciare interviste, pena l’espulsione dall’organizzazione. Le manifestazioni in genere si svolgono con un rigido inquadramento militare, a manipoli, che bene richiama simili sfilate fasciste.

L’ideologia che i ricercatori hanno rintracciato in tutta la documentazione prodotta si affianca nella loro propaganda a un modo di presentarsi come fascisti alla Renzo De Felice. Ricordate la distinzione defeliciana fra i regimi totalitari e quelli semplicemente autoritari, per cui il fascismo era solo autoritario perché sì aveva un capo unico come il nazismo ma contemporaneamente aveva una politica sociale verso gli strati popolari molto aperta (Dopolavoro, Opera Nazionale Maternità e Infanzia, ruolo delle bonifiche ecc); dimenticando di dire che tutto ciò avveniva attraverso un rigido controllo poliziesco, l’eliminazione di ogni forma di dissenso e di organizzazioni alternative a quelle del Partito Nazionale Fascista, all’eliminazione delle stesse persone che si opponevano anche solo con la parola.

Anche Casa Pound, mentre si richiama a tantissimi aspetti dell’ideologia fascista, ha poi a livello di propaganda una politica di tipo sociale, per cui si impegna a creare gruppi che si dedicano allo sport (un po’ violenti ma così si forma l’uomo forte!), allo svago, in particolare con la musica (e qui si avvale di gruppi attivi fin dagli anni Novanta), alla difesa dei diritti alla casa (anche con occupazioni), all’aiuto alle famiglie (italiane!), nel campo dell’escursionismo e perfino dell’ambientalismo.

C’è poi l’uso della violenza alla quale gli aderenti sono iniziati fin dall’entrata nell’organizzazione; è conosciuto il rito della cinghiamattanza, del quale gli autori del volume dichiarano di non aver aver avuto modo di verificare l’attuale esistenza, perché forse ora è diventato un rito non più pubblico ma si svolge al chiuso delle loro sedi come rito di iniziazione.

Gli studenti e coloro che hanno cercato di bloccare la presenza di CP in questi anni sanno quanta violenza gratuita ci sia negli aderenti a CP, anche se negli ultimi tempi si stanno “ripulendo” sia a livello di apparenza fisica che di azioni violente, per aprirsi la strada verso le poltrone nelle varie amministrazioni che dicono di disdegnare. E’ di pochi giorni fa la notizia che Di Stefano, il Vicecapo si candiderebbe come leader della destra a premier nelle prossime elezioni.

Insomma avremo l’alternativa anche a destra fra Berlusconi, Salvini, Meloni e Di Stefano.

L’abbandono dell’intervento sociale e di classe da parte della sinistra – sui bisogni delle persone, soprattutto di quegli strati sociali più disagiati e colpiti dalla crisi – ha lasciato spazi per l’azione di CP. Urge rimuoverci in direzione ostinata e contraria alle politiche renziane basate sulla “carità pelosa” degli ottanta euro anziché sui diritti e i bisogni, in modo da togliere l’acqua dove nuotano forze come CP e altre della galassia neofascista.

Segnalo, per finire, il sito che ci dà conto della presenza di CP nei social, in particolare su facebook; armatevi di un buon antiacido perché la situazione è spaventosa, urge una reazione efficace:

http://www.patriaindipendente.it/persone-e-luoghi/inchieste/la-galassia-nera-su-facebook/

(*) «Fascisti del terzo millennio. Crisi e partecipazione in Casa Pound Italia» di Giorgia Bulli, Matteo Albanese, Pietro Castelli Gattinara e Caterina Froio (a cura di) Bonanno editore, 2014.

COMPLICI, IGNORANTI, “CADUTI DAL PERO” E ANTIFASCISTI A GIORNI ALTERNI: UNA NOTA DELLA “BOTTEGA”

Una bandiera nazista in una caserma dei carabinieri? Che strano, una sola: si vede che le altre sono nascoste meglio. E la ministra Roberta Pinotti si indigna? Strano, proprio quando è in ottimi rapporti con gli assassini nazi-sauditi. Siamo alla farsa da un lato (con il PD antifascista due giorni a settimana) e alla complicità dall’altro (i grandi media minimizzano oppure tre secondi dopo la notizia con il finto sdegno danno la parola a Salvini e altri camerati). Se frequentate la “bottega” sapete che qui dei neonazifascisti e della rete che stanno tessendo nell’Italia della crisi totale si parla spesso. Non solo per ribadire il nostro antifascismo – militante e non astratto – ma per informare (soprattutto con GIAP e i Wu Ming, con Saverio Ferrari soprattutto) e riflettere sul da farsi. Perciò in coda a questa utile recensione ecco due ulteriori segnalazioni.

La prima è il link all’audio di Saverio Ferrari intervistato a Radiotre: http://www.radio3.rai.it/…/ContentItem-f5474704-6e99-4c88-9… (minuti 00.18.40 – 00.22.24 più un’altra domanda al minuto 00.29.54).         

La seconda è questa denuncia dell’ANPI di Crescenzago (anpi.crescenzago@libero.it) che riportiamo per intero.
PER CHI NON LO SAPESSE ANCORA: ALLA FACCIA DEI FRATELLI CERVI, DELLE VITTIME DELLE FOSSE ARDEATINE, MARZABOTTO, S.ANNA DI STAZZEMA, CEFALONIA, DEPORTAZIONE, ECC.
COME GIA’ AVEVA FATTO IL GOVERNO RENZI NEL NOVEMBRE DEL 2014, ORA ANCHE IL GOVERNO GENTILONI (ANCHE IN QUESTO CASO SOSTENUTO DAL PD…) ALLE NAZIONI UNITE SI E’ VERGOGNOSAMENTE ASTENUTO  SU UNA MOZIONE DI CONDANNA DEL NAZIFASCISMO E DI OGNI SUA FORMA DI GLORIFICAZIONE (PRESO ATTO DI QUANTO STA ACCADENDO A LIVELLO INTERNAZIONALE)
“COMPLIMENTI”!!!
NON PER NULLA USA E UCRAINA FILONAZISTA HANNO ADDIRITTURA VOTATO CONTRO…
COME MAI LA NOTIZIA E’ PRATICAMENTE CENSURATA DAI MEDIA?
CI LAMENTIAMO POI DEI RIGURGITI FASCISTI IN ITALIA E DELLA MANCATA SANZIONE DEL REATO DI “APOLOGIA DEL FASCISMO”?
FACCIAMO FINTA DI NIENTE?
http://contropiano.org/news/internazionale-news/2017/11/18/ponziopilatismo-ue-italiano-sullantinazismo-097824
https://trentinorussia.blogspot.it/2017/11/litalia-nuovamente-astenuta-sul.html
IL VOTO CONTRARIO SUL DISARMO NUCLEARE (GOVERNO GENTILONI):
https://altreconomia.it/italia-contro-bando-armi-nucleari/
LE FORNITURE DI ARMI ALL’ARABIA SAUDITA PER MASSACRARE LA POPOLAZIONE YEMENITA (GOVERNO GENTILONI):
http://www.repubblica.it/solidarieta/emergenza/2017/09/20/news/yemen_la_camera_dei_deputati_respinge_l_ipotesi_di_embargo_di_armi_verso_l_arabia_saudita-176017182/
L’ASTENSIONE SULLA CONDANNA DEL NAZISMO. NOVEMBRE 2014 (GOVERNO RENZI):
http://contropiano.org/altro/2016/10/23/litalia-renziana-si-astiene-sulla-risoluzione-onu-la-glorificazione-del-nazi-fascismo-085024
http://www.marx21.it/italia/antifascismo/24851-la-dura-condanna-dellastensione-italiana-sulla-risoluzione-onu-contro-la-glorificazione-del-nazi-fascismo.html.

La prima domanda dell’Anpi Crescenzago, ovvero «COME MAI LA NOTIZIA E’ PRATICAMENTE CENSURATA DAI MEDIA?», è ingenua (o retorica?): da molti anni in Italia i “grandi” media censurano tutte le notizie davvero importanti o le de-contestualizzano rendendole incomprensibili. La seconda domanda – «FACCIAMO FINTA DI NIENTE?» – ha una risposta netta e semplice: no. Però dobbiamo meglio organizzare il movimento dei nuovi partigiani e, a livello dell’informazione, fare i nomi degli squadristi e dei loro complici; lamentarci dell’ignoranza diffusa (e ben alimentata), delle ambiguità, delle strumentalizzazioni retoriche non può bastare. [db]

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Imola Antifascista

    Un contributo sulla situazione nell’imolese…

    LA DIFFERENZA TRA LE PAROLE E I FATTI

    Ronde notturne, riedizioni della marcia su Roma, minacce e violenze squadriste: possono sembrare fatti risalenti al periodo del fascismo, invece accadono oggi in tutta Italia, come le bastonate date giusto ieri a Forlì, ad opera di realtà neofasciste come quella di Forza Nuova.

    Forza Nuova è tuttora presente anche a Imola. Questo nonostante oltre 1.300 firme raccolte in pochi mesi da un appello promosso per fermare la loro presenza, con la proposta di modifica del regolamento comunale per quanto riguarda la concessione di spazi pubblici a movimenti razzisti e neofascisti.

    Infatti la modifica del regolamento in consiglio comunale non è stata approvata, dalla maggioranza a guida PD, nella sua forma originaria e ha quindi perso i contenuti che avrebbero potuto renderla efficace. Ancora una volta è mancata da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, dal PD al M5S, la volontà politica di contrastare realmente la presenza neofascista sul territorio.

    Le misure adottate dal PD si rivelano inutili e insufficienti, come a livello nazionale con la legge Fiano, che gira intorno al problema continuando a legittimare e consentire l’attività di partiti dichiaratamente neofascisti come Forza Nuova e Casapound.

    Se si volesse realmente applicare la Costituzione, o anche solo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, andrebbe richiesto lo scioglimento di tutti i movimenti neofascisti; il resto sono solo belle parole, dette mentre realtà come Forza Nuova girano armate di bastoni per le strade.

    All’inefficacia delle belle parole e dei provvedimenti formali e inutili, noi risponderemo contrastando con l’organizzazione e l’informazione la presenza in piazza dei neofascisti, autorizzata dalle istituzioni anche a Imola: l’antifascismo non si delega, si tratta di una responsabilità comune!

    Ma tutto ciò non basta! Finché non si fermeranno le politiche di austerità imposte alle sole classi sociali più povere, si continueranno a creare spazi ed opportunità per tutte quelle realtà che propagandano fascismo e razzismo come false soluzioni ai problemi reali delle persone.

    Disoccupazione, tagli ai servizi, “Fiscal Compact” e Jobs Act hanno impoverito e precarizzato le nostre vite e il Partito Democratico, ora al governo, è l’ultimo attore della sistematica distruzione del tessuto sociale su cui le destre si inseriscono per strumentalizzare consensi creando guerre tra poveri contro i migranti.

    NESSUNO SPAZIO A FASCISMO E RAZZISMO!

    Imola Antifascista

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