«Fermare Casa Pound»: a partire dal 28 maggio
di Daniele Nalbone.
A seguire link a «Il problema della destra radicale» di Roberto Frittelli
Ora anche il Pd si è accorto del problema neofascismo. CasaPound ha lanciato una manifestazione a Roma. La data scelta: il 28 maggio, giorno dell’anniversario della Strage di piazza della Loggia. E nel farlo torna ad attaccare Paolo Berizzi. Gli europarlamentari Pd chiedono l’istituzione di un osservatorio europeo. Appello dell’Anpi al prefetto per impedire la protesta.
«Fermiamo i fascisti in quella che si annuncia una nuova pericolosa marcia su Roma. Casa Pound promuove la manifestazione per il prossimo 28 maggio e lo fa tornando ad attaccare il giornalista italiano Paolo Berizzi, unico in Europa sotto scorta da anni per le minacce degli estremisti di destra, affermando ‘chi non partecipa è un Berizzi’». E così, dopo anni di silenzio, il Partito Democratico chiede finalmente di fermare Casa Pound. La richiesta arriva da 17 europarlamentari che sottolineano la gravità della data scelta dai “fascisti del terzo millennio” per «occupare la città»: il 28 maggio, giornata simbolo di una delle pagine più tragiche del terrorismo nero degli anni Settanta. Il riferimento è ovviamente all’anno 1974 quando, a Brescia, in piazza della Loggia una bomba fece 8 morti e 102 feriti fra le persone che manifestavano pacificamente contro il fascismo.
«I colpevoli furono individuati, molti anni dopo, tra i membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo con basi in Veneto. Aderiamo quindi all’appello dell’ANPI, di Articolo 21, della Rete Studenti Medi e… CONTINUA QUI: www.micromega.net/casapound-manifestazione-roma-28-maggio-berizzi/
L’IMMAGINE E’ STATA SCELTA DALLA “BOTTEGA”
In “bottega” abbiamo scritto spesso su Casa Pound: cfr almeno Le origini di CasaPound, Le scatole cinesi di CasaPound e CasaPound, questa conosciuta. Sull’attentato in piazza della Loggia vedi Strage di Brescia: doppio ergastolo per i fascisti di Ordine Nuovo e un recente articolo di Saverio Ferrari: Anni ’70: la NATO dietro le bombe fasciste
Ancora oggi, da più parti si ha la tentazione di derubricare il fenomeno a semplice folclore o comunque a sottostimarne la portata. Quello della destra radicale (istituzionale e non), invece, è un problema in forte risalto sia in Europa che negli Stati Uniti e occorre al contrario conoscerlo bene per poterlo prevenire e contrastare.
È con questa idea che la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli (in collaborazione con alcune università italiane ed europee) ha organizzato una serie di incontri dal titolo “Di-segno nero”: cercare di comprendere questo fenomeno in tutte le sue sfumature, nonostante la sua evanescenza e le sue eterogenee manifestazioni lo rendano difficile da cogliere. Durante il primo incontro, che si è svolto a Milano il nove maggio di quest’anno, è stata presentata innanzitutto un’inchiesta che delinea bene il modo in cui i vari partiti europei di destra/estrema destra/populisti/sovranisti (i termini sono spesso intercambiabili e generano proprio quella confusione che impedisce di considerarli come un’unica grande famiglia) sono in realtà collegati tra loro, si spalleggiano e si finanziano, ma non solo: da veri conservatori usano ancora il matrimonio per unire due famiglie e suggellare un accordo, come nel caso dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia ed ex Lega Vincenzo Sofo che è convogliato a nozze con la nipote di Marine Le Pen, così da creare un legame indissolubile tra la destra italiana e quella francese. Oltre a presentarci questa inchiesta, gli ospiti dell’incontro hanno fornito un quadro esaustivo delle varie destre europee, cercando sia di inquadrarle nel loro percorso storico dal dopo guerra a oggi, sia di delinearle nell’ottica più attuale del rapporto con Putin e il suo partito Russia Unita e la guerra in Ucraina in generale. Ciò che emerge è un quadro si preoccupante, ma con un pizzico di speranza che lascia ben sperare.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale, sono sempre esistiti i partiti di destra in Europa. Questi però CONTINUA QUI: https://serenoregis.org/2022/05/12/il-problema-della-destra-radicale/
stare sempre in guardia e non solo necessario ma salvifico. I neri non sono solo i poveri africani che approdano sulle nostre coste ma i eredi ed emuli del duce. Quindi bisogna partire da qui , dando loro ragione, prima i democratici e poi i neri se c’è posto. Ma il posto per loro i nostri neri nostrani e nostalgici non c’è è finito il 25 aprile del 1945.