Fermiamo la legge di morte dell’Uganda: un appello
Una proposta di legge nazista che purtroppo ha però molte probabilità di essere approvata, vista la situazione in tanti altri Paesi e il silenzio crescente sulla persecuzione degli omosessuali. Pubblico sul mio blog questo appello di Avaaz con la speranza di indurre anche molte e molti africani a mobilitarsi. Come mi ha scritto Fausto, se questo appello venisse rilanciato dall’emigrazione africana (invece che dai soliti euro-americani) sarebbe molto più ascoltato in Uganda. (db)
cari amici, care amiche,
in appena due settimane, quasi mezzo milione ha firmato una petizione globale contro la proposta di legge che, in Uganda, condannerebbe a morte gli omosessuali e punirebbe con l’arresto i loro amici.
E’ una risposta straordinaria a una legge terribile ma ci vuole di più. Gli estremisti stanno sfruttando al massimo la loro retorica — per esempio un parroco ha mostrato esempi di pornografia omosessuale per fomentare la rabbia. Ma davvero pochi conoscono i dettagli più crudi di questa proposta di legge crudele. E nessun sondaggio di opinione ha chiesto se il popolo dell’Uganda è o no in favore di una tale esecuzione di massa.
Il movimento ugandese contro la proposta di legge , che è rimasto commosso dalla solidarietà che ha ricevuto a livello globale, non ha avuto finora risorse sufficienti per informare i cittadini sulle conseguenze mortali della proposta di legge.
Se saremo abbastanza a mobilitarci, potremo aiutare a lanciare spot radiofonici, annunci sui giornali, e campagne pubblicitarie che possano far arrivare la verità a milioni di ugandesi – oltre che una forte richiesta in difesa dei diritti umani. Fai una donazione ora a sostegno dei diritti in Uganda: https://secure.avaaz.org/it/ugandan_voices/?vl
L’omofobia è diffusa in Uganda, come in tutto il mondo, ma anche la fede nei diritti umani lo è — e questa proposta di legge è, nella sua essenza, un assalto ai diritti umani.
La fondamentale premessa che ogni vita è ugualmente preziosa, a prescindere dalla nazionalità, dal credo religioso o dall’orientamento sessuale, è al cuore dell’opposizione a questa proposta di legge. E proprio questo ha spinto centinaia di migliaia di noi a firmare la petizione – che è stata inviata al governo ugandese e ai governi “donatori” e sarà presentata al Parlamento dell’Uganda la settimana prossima. E’ questo ciò che ha fatto sì che capi religiosi, gruppi omosessuali, e difensori dei diritti umani in Uganda si unissero per lottare insieme in difesa della giustizia
Gli ugandesi in prima linea in questa lotta stanno facendo tutto ciò che è nelle loro possibilità. Il nostro sostegno – risorse che a noi costano pochissimo – può fare una straordinaria differenza per loro. Cerchiamo di essere all’altezza di questa situazione e facciamo sì che la loro causa diventi anche la nostra causa.
Con speranza,
Ben, Alice, David, Paula, Benjamin, Ricken e tutto il Team di Avaaz
PS: Qui puoi leggere il testo della legge:http://www.avaaz.org/death-law
Qui puoi trovare ulteriori informazioni sulla proposta di legge: http://www.avaaz.org/uganda_article
Se non hai firmato ancora, puoi unirti alla petizione contro la legge tramite questo link:
http://www.avaaz.org/en/uganda_rights/?fr
CHI SIAMO
Avaaz.org è un’organizzazione non-profit e indipendente, che lavora con campagne di sensibilizzazione in modo che le opinioni e i valori dei popoli del mondo abbiano un impatto sulle decisioni globali. (Avaaz significa “voce” in molte lingue.) Avaaz non riceve fondi da governi o aziende ed è composta da un team internazionale di persone sparse fra Londra, Rio de Janeiro, New York, Parigi, Washington e Ginevra.