Fiom e una poesia cicl-ostinata
Tra i libri che leggo (leggerò? sto per leggere?) c’è «Carte ciclostinate» (già recensito in blog da Gian Marco Martignoni) di Sandro Sardella (che ha esordito qui giusto 7 giorni fa): così ieri pensando allo sciopero Fiom ho chiesto a lui di indicarmi un commento e mi ha suggerito di rileggere un suo vecchio testo, datato 1979: «di/pintura operaia». Mi è piaciuto ed eccolo (senza il disegno, mannaggia) qui sotto.
di/pintura operaia
preferisci lavorare in fabbrica
o preferisci raccogliere le mele?
preferisci la Mortedison
o preferisci il pane vinilico giallo?
preferisci fare il primo turno
o preferisci un piatto nebbioso di calamaretti?
preferisci l’acre odore di metallo
o preferisci portare un grande maglione bianco?
Preferisci fare otto ore
o preferisci andare a teatro dal dottore?
Preferisci avere un capo giovane
o preferisci l’uva sultanina?
Preferisci i dirigenti in color cammello
o preferisci un gelato al cioccolato?
Preferisci gli operai sporchi
o preferisci lavare i panni in arno?
Preferisci la fredda luce al neon
o preferisci un minestrone fumante?
Preferisci gli operai giovani senza storia
o preferisci i manoscritti economico-filosofici di Marx?
Preferisci un discorso sindacale
o preferisci il silenzio di una chiesa?
Preferisci la lotta dura senza paura
o preferisci ogni cosa che lotta per un posto al sole?
Preferisci l’autodistruzione operaia
o preferisci l’evoluzione della specie?
Preferisci fottere
o preferisci essere fottuto?
preferisci la di/pintura operaia di Sandro Sardella
o preferisci la versione originale di Corrado Levi?
Meraviglia e condivido su feis buk merdaio ma utile.
avviso ai-alle naviganti che hanno letto subito questi versi: avevo omesso gli ultimi due versi (ora ripristinati) ovvero:
preferisci la di/pintura operaia di Sandro Sardella
o preferisci la versione originale di Corrado Levi?
MI SCUSO con Sandro e con voi
fu la stanchezza (cioè Stan Getz come dicevano certi vecchi jazzisti ma la battuta la capivano solo a Broccoletti-Brooklin)