Fortezza Europa
di Rom Vunner
Altri corpi nel Mar Mediterraneo sulle sponde di Lampedusa, un mare di morte e guerra. I media nella loro ipocrisia offrono immagini commoventi che servono ad accreditare il mito degli italiani brava gente. Solo qualche giorno fa ci regalavano il carabiniere che salva i poveri naufraghi gettati in mare dai bruti scafisti. I naufraghi salvati vengono poi rinchiusi in campi di concentramento ma la commozione è assicurata e anche la falsa coscienza.
In modo unanime – a parte la Lega – tutti a chiedere l’intervento della UE. Un po’ come chiedere a una tanica di benzina di aiutarci a spegnere il fuoco. Sì perché la UE è la causa non la soluzione.
Da quando è nata la Comunità Europea è stato eretto un muro per tenere fuori gli indesiderati che ha causato migliaia di morti ai confini e migliaia di disperati all’interno. È nato addirittura il termine extracomunitari. Una UE debitrice all’ideologia nazista, ripulita con una pennellata dai punti meno presentabili ma il sogno è rimasto quello. È vero che, almeno formalmente, oggi il problema non è più la razza; quale governante non si inchinerebbe di fronte ai potenti del Qatar? Quale governante, o tentante tale, non si è inchinato ad Israele? Ma si dimentica un pezzo dell’ideologia razzista. Infatti il razzismo non si basava solo sul sangue ma anche sullo spirito. Un “ariano” poteva essere “negroide” per spirito e questo è rimasto invariato.
Un’Europa che si arricchisce e prospera rapinando altri Paesi e rendendosi complice dei maggiori massacri. Il tutto per garantire un giardino verde e altamente tecnologico ad alcuni dei suoi abitanti disposti ad abbracciarne l’ideologia. Chi si oppone non ne è un degno abitante, così come i NOTAV o i manifestanti greci o spagnoli.
I cantori più illuminati di questo neonazismo sono pronti ad accogliere i migranti, purché vengano qui a farsi sfruttare in silenzio. Più sono clandestini e più sono ricattabili, come ha capito Gianfranco Fini insieme al Senatur. Non dimentichiamo però che la prima legge che istituisce i nuovi campi di concentramento in Italia porta la firma di Re Giorgio Napolitano e di Livia Turco, ce lo chiedeva l’Europa ci dissero. Sarà solo un caso che il Re arrivi direttamente dalla Gioventù Universitaria Fascista?
Chiedere l’intervento della UE? Per cosa? Riaprire i lager in Nord-Africa come con Gheddafi, così che i morti non buchino i nostri schermi disturbandoci la cena?
Chiedere l’intervento della UE? Quella dei tecnocrati che si occupano solo che i treni funzionino bene senza curarsi di cosa trasportino, dove trasportino e perché lo facciano? Esagerato? Proviamo a chiederlo a chi in Grecia muore perché è stata eliminata la sanità, o a chi in Grecia è denutrito o non può ricevere un’istruzione perché le scuole e le università chiudono.
Non è il tempo delle lacrime, lasciamole ai giornalisti pronti a servire gli “sfigatini al sugo” a un pubblico imbelle per far vedere che sì ci sono i morti ma gli italiani – in fondo – sono brava gente e non è colpa loro.
A mio avviso l’ obiettivo strategico e’ che nessun essere umano venga considerato uno straniero od un clandestino in nessun luogo della terra. Ci sara’ allora una società socialista a livello mondiale. Dal punto di vista tattico , cosa fare qui ed ora dobbiamo fare i conti con quest’ Italia e quest’ Europa. In Italia dobbiamo lottare per l’ abolizione della famigerata legge Bossi Fini e perché venga rivista la politica di accoglienza; con l’ Europa dobbiamo mobilitarci perche’ vengano aperti corridoi umanitari che percorrano tutto il continente per trovare sistemazione a questi esseri umani che fuggono fame disperazione e guerre e vengano stanziati denari per tutto cio’.
Nell’immediato, è vero, non si può fare molto. Ritengo però che sia da ripensare il progetto di Unione Europea, sino ad abbandonarlo. L’unione dei popoli europei è costruita sulla definizione di rigidi confini tra noi e gli altri, gli europei che rapinano e distruggono per garantirsi cibo biologico, parchi verdi, banda larga…., e chi viene depredato e/o usato come schiavo per garantire questo stile di vita, che era quello nazista.
Non è il sogno nato nelle trincee della I guerra mondiale. Modestamente ritengo che sia il peggior tradimento di quel sogno. Come paragone uso l’unità d’Italia, da ideale a pura rapina che ha devastato il sud Italia che a più di 150 anni da quella nefasta data ne paga ancora duramente il prezzo. È vero che quella storia ci insegna anche il falllimento dell’allora resistenza, bollata come brigantaggio, ma ritengo, soggettivamente, che dobbiamo abbandonare la UE perché la penisola italica si affaccia sul Mediterraneo e non su Bruxells.
da MELTING POT un chiarimento sull’appello (e altri contributi)
Approfondimenti e riflessioni sul perché delle stragi di migranti,
un’altra politica è possibile!
a cura di progetto Melting Pot Europa
Non confondere il canale umanitario con l’appalto dei diritti
La redazione spiega l’appello
http://www.meltingpot.org/Melting-Pot-Non-confondere-il-canale-umanitario-con-l.html#.Uk_ttZpH5y0
Dopo la tragedia di Lampedusa – A noi la scelta
Andrea Segre al Festival di Ferrara
http://www.meltingpot.org/Festival-dell-Internazionale-Andrea-Segre-canali-umanitari.html#.Uk9JIRC_uJQ
L’intervista con l’Ass. Askavusa
http://www.meltingpot.org/Da-Lampedusa-la-testimonianza-dell-associazione-Askavusa.html#.Uk9JaRC_uJQ
Oggi nessuno li chiama clandestini
di Alessandra Sciurba
http://www.meltingpot.org/Lampedusa-Oggi-nessuno-osa-chiamarli-clandestini-Un.html#.Uk9JPBC_uJQ
La strage più grande
di Fulvio Vassallo Paleologo
http://www.meltingpot.org/La-strage-piu-grande-Ecco-come-e-maturata-la-tragedia-di.html#.Uk9JWBC_uJQ
Non sono razzista ma si che lo sei e sei pure stronzo!
http://www.meltingpot.org/Io-non-sono-razzista-ma-Si-che-lo-sei-invece-E-sei-pure.html#.Uk9J4BC_uJQ
MARE CHIUSO in streaming gratuito (fino alle 24 di domenica 6 ottobre) per fermare il massacro dei migranti in mare.
Il Mediterraneo inghiotte uomini, donne e bambini in fuga dall’orrore di guerre e persecuzioni. Il mare è il sicario. I mandanti sono i nostri governanti e le loro politiche di “accoglienza”, fatte di accordi segreti con dittatori, respingimenti, centri di identificazione ed espulsione e sacchi di plastica.
ZaLab contribuisce a denunciare questo inaccettabile status quo mettendo in onda gratuitamente Mare Chiuso su Vimeo.
Vi chiediamo di promuovere e diffondere questa iniziativa, firmando l’appello di Melting Pot per l’apertura di un canale umanitario per il diritto d’asilo europeo e diffondendo il documentario, perché più persone possibile vedano con i propri occhi che dietro a queste morti con c’è il caso, ma una deliberata e premeditata volontà dell’Italia e dell’intera Europa di calpestare i diritti e di negare il futuro di migliaia di perseguitati.
il video rimarrà in visione dalla mezzanotte di oggi venerdì 4 ottobre fino alla mezzanotte di domenica 6 ottobre.
Sarà possibile anche sostenere questa iniziativa e l’attività di ZaLab con una piccola donazione, cliccando il tasto TIP JAR su Vimeo. Il link sarà accessibile direttamente dalla pagina di Mare Chiuso.
Concordo.
un amico mi mamda questa poesia di NINA SADEGHI
Il mare sputa
Speranze morte
Cadaveri disprezzati
Sulle rocce
Fredde di una terra
Che io non riconosco
La luna forse
Può testimoniare
Il pianto del bambino
In balia delle onde
Del suo destino?
Nel cielo
le stelle sono morte
E l’abbraccio caldo
Della madre
Ha cantato
L’ultima canzone
Ora
La regola di vivere
È la morte
Dei corpi fragili
E stanchi
E l ‘ immagine
Dell’ ultimo sorriso
Del bambino
È nel sole di domani
Nina Sadeghi