FUMO DI LONDRA
di simil-londinese
stamattina
abbiamo soltanto…
un’insistente pioggina,
fina fina
ma umidissima
e super-infradiciante:
mica una pioggerella
come tante!
fatto sta che:
inumidendomi, pensavo
al ritardato provincialismo
con cui Milano
pur avendo smantellato
la più parte delle fabbriche,
fa di tutto per rassomigliare
alla Londra
della tumultuosa
rivoluzione industriale:
per l’aria sporca, in particolare.
gli mancano però
Notting hill
col suo carnevale caraibico,
le tifoserie di calcio simpatiche,
Sherlock Holmes col suo studio,
i Clash con London Calling,
Camden Town e un cimitero incasinato
colle spoglie del Carlo interrate
e un progetto di sindaco
che ricordi seppur vagamente
Ken il Rosso
se lo può sognare.
io di mio,
alla malriuscita truffa
(soprattutto da quando –
per un problema mio –
cravatte britanniche
non posso più indossare)
ho deciso di non collaborare:
non ho manco una macchina
per… per…
un po’ di polveri sottili
e pi-emme-dieci…
scoreggiare.
io, di mio, non farò
nemmeno campagna elettorale:
mi limiterò
ad autodenunciare
il mio vecchio condominio
di vecchi
dove pure la caldaia
è stra-vecchia:
beve e brucia ogni giorno
un bel pieno di gasolio,
o nafta o diesel di scarto
o mal raffinato petrolio
così… tanto per darsi un tono
ed emanare
un obsoleto ma elegante
inquinamento puzzolente
detto anche
“tipo fumo di Londra”.
sì, ma dell’Ottocento!