«Fuori la guerra dalle nostre vite»: appello dei portuali genovesi…
… per una giornata di iniziativa nazionale (la data – da confermare – è il 12 febbraio)
Nei mesi scorsi, nel porto di Genova, una mobilitazione partita dai lavoratori del porto ha impedito l’imbarco di materiale bellico diretto in Arabia Saudita e destinato alla guerra in Yemen. Analoghe manifestazioni a sostegno del blocco del traffico di armi si sono tenute in altri porti europei (Le Havre e Marsiglia, ancora prima a Bilbao) contro le navi della compagnia saudita Bahri, che rifornisce d’armi e mezzi militari tutto il Medio Oriente.
I venti di guerra però non si sono fermati come dimostrano benissimo gli sviluppi drammatici legati alle guerre in Siria, al conflitto libico e all’aggressione statunitense in Iraq. Sono conflitti sanguinosi che mietono vittime giornalmente, devastano territori, spingono migliaia di persone ad abbandonare i loro paesi per emigrare. Il complesso militare industriale è tra i molti responsabili di questa escalation in combutta con governi sempre pronti ad approvare politiche di saccheggio verso le risorse naturali in varie zone del mondo.
Il combinato disposto con una crisi economica che non è risolvibile all’interno del sistema capitalista e neoliberista rende la guerra come una costante nelle nostre società. Fermarli però è possibile cominciando dai nostri territori. Boicottando la guerra cominciando da casa nostra.
Il 12 febbraio (la data potrebbe variare) a Genova arriverà una nuova nave carica di armi, la Bahri Yanbu. Come lavoratori chiameremo tutta la città solidale ad unirsi a noi per bloccare l’ennesimo traffico di morte. Chiediamo a tutti i lavoratori, ai cittadini, ai sindacati e alle forze politiche di sostenere questo blocco trasformando questa giornata in un’occasione di lotta contro la guerra e per la pace tra i popoli e tra gli oppressi. Invitiamo tutti e tutte a raccogliere quest’appello.
Dalla produzione bellica alla sua logistica, dalle basi militari ai centri di ricerca, l’ingranaggio della guerra è ampio e diffuso e permette a chiunque e dovunque di mettere in campo in autonomia ciò che vorrà e potrà.
Guerra alla guerra! Pace fra i popoli!
Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali – Genova
Le ultime notizie danno la Bahri in arrivo domenica 16. La 924° ora in silenzio per la pace (www.orainsilenzioperlapace.org) sarà dedicata all’informazione sulla lotta dei portuali; ci auguriamo anche la loro partecipazione
La giornata di mobilitazione e blocco sembra al momento per giovedì 13 febbraio.
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/02/05/news/genova_i_portuali_e_la_cgil_fra_le_navi_delle_armi_e_gli_organici_in_banchina-247660544/
Appare confermato per domenica 16 febbraio:
https://fivedabliu.it/2020/02/05/navi-delle-armi-a-genova-il-collettivo-autonomo-lavoratori-portuali-non-saremo-ne-filiera-ne-ingranaggio-dellindustria-bellica/
https://www.pressenza.com/it/2020/02/a-genova-si-prepara-la-mobilitazione-contro-la-nave-delle-armi/
Navi cariche di armi a Genova, portuali e associazioni contro l’arrivo del cargo saudita Yanbu: “Pronti alla mobilitazione per fermarla”
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/08/navi-cariche-di-armi-a-genova-portuali-e-associazioni-contro-larrivo-del-cargo-saudita-yanbu-pronti-alla-mobilitazione-per-fermarla/5699648/
Non si sa ancora quando arriverà effettivamente a Genova la nave ‘Yanbu’ della flotta saudita Bahri, che serve la logistica degli armamenti, in quelli che Amnesty International definisce i conflitti” più sanguinari e combattuti fuori da qualsiasi convenzione internazionale”. Non solo in Yemen, dove è stato provato come armi italiane, aggirando i controlli, contribuiscano in buona parte al bombardamento dei civili, ma anche alla Siria del Nord e Libia. Eppure, a distanza di quaranta giorni dall’ultima iniziativa pubblica e a quasi un anno dallo sciopero che porto al blocco della ‘nave delle armi’, i lavoratori del porto di Genova convocano una conferenza stampa per avvertire le istituzioni: “In ballo non c’è solo la violazione della legge 185/90 che vieta il transito di armamenti verso teatri di guerra, ma anche la questione sindacale del mancato rispetto delle norme di sicurezza relative all’attracco e alla sosta in banchina di navi cariche di armi ed esplosivi”.
Amnesty su Genova (interessante)
https://www.amnesty.it/bahri-yanbu-la-nave-saudita-carica-di-armi/
Ultime da Genova: arrivo previsto per martedì 18/2
https://ilmanifesto.it/genova-si-mobilita-unaltra-nave-saudita-in-arrivo-martedi/
Aderendo all’appello alla mobilitazione dei portuali di Genova, invitiamo a partecipare a Catania
Lunedì 17 febbraio Ore 19 c/o LILA via F. Aprile 160 proiezione del film “La guerra comincia qui
(La guerra empieza aquì)”
Martedì 18 febbraio Ore 10,30 al porto di Catania varco 04 (c/o Diciotti) conferenza stampa e flash mob
Catanesi solidali con i portuali di Genova
https://www.facebook.com/events/492597681307856/