Furundulla 124 – Furu…nulla!
…ma proprio nulla nulla
di Benigno Moi
Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Furun(d)ulla
L’origine del nome dato alla rubrica Furundulla si può invece scoprire qui: hastagasa
segnalo: io non vedo le vignette.
grazie Marco per la segnalazione. Da ieri pomeriggio già 4 persone – 5 con te – ci hanno segnalato che non vedono vignette. E hanno ragione: non ci sono. Ma ANCHE le due persone (Carla e Piero) che invece lodano Benigno Moi hanno ragione; infatti le vignette mancano, in coerenza con il titolo/gioco: «Furu-nulla», ribadito nel sottotitolo [e nei TAG].
Lo scherzo ovviamente può piacere o no; io lo trovo geniale ma probabilmente non sono obiettivo perchè ho sempre ritenuto Benigno un genio. Inviterei comunque a collocare questo gioco nella sezione “provocazione utili (fra estetica e politica) a trovare … uno sguardo diverso da ciò che ti aspetti”.
E a proposito – o anche no – aggiungo che anni fa quando mi trasferirei a Imola comprai un libretto (mannaggia: non lo trovo più, devo chiederne copia a Renzo Bertaccini che lo “smerciava” sottobanco) di Anonimo che mi entusiasmò al punto da meditarlo, discuterne e acquistarne molte copie per regalarlo a persone amiche. Non ero ricco ma costava solo mille lire; o forse 900, per distinguersi dai librini di Marcello Baraghini. In copertina, se la memoria non mi tradisce, un disegno liberty rimandava a occhi maschili che dal classico buco della serratura sbirciavano una donna spogliata. Indimenticabile il titolo: «Tutto quello che gli uomini sanno sulle donne». Erano 24 pagine bianche.