Furundulla 133 – Onorevole, onorevoli…
…o-no…?
di Benigno Moi
Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)
Senatrici e sen-attrici
Liliana Segre presiede la prima seduta del nuovo Senato…
.rainews.ecco-le-tappe-dallinsediamento-del-nuovo-parlamento-al-nuovo-governo
Ha scritto in proposito lo storico Luca Bravi il 27/09 sulla sua pagina fb:
“In quanto componente più anziana, toccherà a Liliana Segre aprire i lavori del Senato, quello a larga maggioranza composto dal partito che, se vai a ritroso (ma ce lo ricorda bene la fiamma sul simbolo), come minimo arrivi al MSI che si dichiarava erede dei fascisti. È una consuetudine, per carità, ma ci si aggiunge un simbolismo potente, un po’ come la sconfitta di Fiano (il figlio di Nedo) contro Rauti (la figlia di Pino). C’è chi legge il fatto che sia Liliana Segre ad aprire i lavori, come il simbolo di valori che restano a garantire il lavoro istituzionale democratico, forse pure sbattuto in faccia alla nuova maggioranza (e alla sua storia ripudiata a giorni alterni), eppure immaginarmelo mi crea un po’ di pensieri negativi. Liliana Segre, come giusto che sia, sarà accolta dagli applausi dell’aula, sarà doveroso, scontato e pure giusto. A preoccuparmi è proprio questo: sarà l’ennesima occasione in cui, attraverso facili simbolismi esposti in pubblico e mai nella pratica quotidiana, l’estrema destra più forte di sempre in Italia potrà ancora una volta dirci di essere lontana da quella storia di odio, di sterminio e di razzismo del Novecento. Eppure restano gli stessi che, nel Ventunesimo secolo, hanno concretamente promosso politiche d’odio e di allontanamento, anche dalle scuole, perfino negando i pasti alla mensa ai bambini.
La Shoah non è la stessa cosa delle politiche razziste di oggi, dal punto di vista storico è pure vero, ma attenzione ad usare la memoria della Shoah allontanandola dalle domande sul presente, perché diventa un simbolo vuoto, a quel punto utile solo come una fetta di prosciutto sugli occhi, per far finta che tutto procederà tranquillamente (ci siamo talmente abituati che è diventata un’abitudine bipartisan piangere per i crimini passati, ma giustificare sempre quelli del presente). L’esposizione pubblica del simbolo “Liliana Segre” in questa occasione, seppur azione dovuta per consuetudine istituzionale, porta con sé anche questa seconda faccia della medaglia, meno scontata e comunque presente. Mi pare piuttosto il segno dei tempi.” https://www.facebook.com/bravi.luca
Votazioni
Dalla padella…
Il ricatto…
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https://www.osservatoriorepressione.info/ucciso-conto-nagihan-akarsel/
-Dì lemmi! -Lemmi…
L’origine del nome dato alla rubrica Furundulla si può invece scoprire qui: hastagasa