Furundulla 226 – Carceraria 1

…disegni da un carcere degli anni 80

di Benigno Moi

Assodato che le vignette non vanno spiegate… ma sono un sasso buttato come spunto di riflessione, per ogni vignetta almeno un link (forse)

Mi son reso conto, ancora una volta, che avere un approccio alle tematiche del carcere con un certo distacco è impresa impossibile. La cronaca sempre più dura, e sempre più crudelmente assurda, quelle tematiche te le sbatte in faccia quotidianamente. Il fatto che in troppi, poi, manco se ne accorgano è ovviamente un altro discorso.

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Colgo comunque l’occasione, al di là della purtroppo perenne attualità, di un periodo di “relativo vuoto” quale  quello estivo, per pubblicare integralmente i disegni che realizzai fra il 1983 e il 1984 nelle carceri di massima sicurezza di Fossombrone e di Cuneo.

Disegni che furono esposti a Parma nel dicembre del 1984, mentre ero ancora in carcere, in occasione del convegno organizzato dal grande Mario Tommasini Liberarsi dalla necessità del carcere. mariotommasini, con l’aggiunta di qualche extra sempre attinente al tema e al periodo.

Una selezione di questi disegni, in particolare le strisce della serie “gli scatenabili” le avevo già pubblicate 4 anni fa (Furundulla da 22 a 28); e  ultimamente inserivo in rubrica il link a quelle puntate, dopo che qualcuno mi aveva chiesto dove trovarli. La possibilità di vederli, tutti, tramite applicazioni tipo Google foto era possibile solo su richiesta e relativa autorizzazione, per cui ho pensato potesse avere un senso inserirle integralmente in Bottega. Il che mi permette anche di prendermi una pausa (se non “costretto” da cause di forza maggiore) dalla pubblicazione settimanale di robe legate all’attualità.

Le inserisco divise in cinque puntate/settimane, cercando di dare una sorta di coerenza alle singole puntate.

Comincio col manifesto della mostra di Parma; il testo di presentazione della stessa mostra e il disegno d’apertura sul “cubo”, ispirato al maestro Luigi Mazzarelli, con versi di Paul Klee (come lo sarà nel disegno della tavola di chiusura).

Grazie a chi guarderà.

Basta col sole a scacchi

Basta col sole a scacchi 1984

Il disegno del manifesto “Basta col sole a scacchi” è una seconda copia. La prima fu rubata a Luisa Malacarne, amica, compagna e collegamento con Mario Tommasini, che di ritorno a Firenze in treno da Cuneo (dove veniva a trovare Corrado), si appisolò per la stanchezza, stanchezza consueta per i parenti dei detenuti, parenti costretti a viaggi eroici per vedere i propri cari sbattuti da una parte all’altra. Al risveglio il disegno al suo fianco non c’era più, e a me rimane la curiosità di sapere che fine possa aver fatto.

Presentazione

 

 

Cartoline 1983

Il secondo blocco di vignette, quello da cui praticamente mi venne l’idea di riprendere a disegnare, l’avevo raccolta sotto il nome “cartoline 1983“, perché si trattava della rielaborazione, e colorazione, di alcuni disegni fatti a china nel carcere di Fossombrone, ed usati per campagne di movimento contro il carcere, nel 1983 appunto, e gestiti dai compagni fiorentini del collettivo Gabbia/No, stampate su fogli di movimento e come cartoline.

I disegni furono fatti arrivare ai compagni per vie traverse, dopo che la direzione del carcere di Fossombrone ne impedì un’uscita regolare via lettera.

 

Dovetti ridisegnarli, e conservo ancora da qualche parte gli originali, coi tipici timbri CENSURA e V (visto).

Studio logo campagna Basta col sole a scacchi

 

campagna contro i colloqui col vetro 1

campagna contro i colloqui col vetro 2

posta censurata e perquisizioni corporali

 

In Furundulla 22, 4 anni fa, presentai così i disegni:

Nella prima metà degli anni ottanta ho avuto modo di sperimentare una condizione particolare per esercitare il mio piacere del disegno. Un luogo ed una condizione particolare, molto stimolanti (se si mantiene la sensibilità agli stimoli) ma anche un pochetto condizionante: il carcere. In particolare, per quanto riguarda i periodi in cui ho iniziato a disegnare vignette, le carceri di massima sicurezza, con applicazione del regime di massima sicurezza. Regime allora regolato dall’art. 90 del Regolamento penitenziario, oggi dal 41 bis.

Alcuni di questi disegni furono realizzati nel carcere di Fossombrone ed usati per campagne di movimento contro il carcere, nel 1983, gestiti dai compagni fiorentini, anche come cartoline stampate dal collettivo Gabbia/no.

Furono ripresi e colorati, con l’aggiunta di molti altri disegni e un abbozzo di striscia sulla questione carceraria, nel carcere di Cuneo nel 1984, ed esposti nel dicembre di quell’anno a Parma, in occasione del convegno ”liberarsi dalla necessità del carcere”, organizzato dall’indimenticabile Mario Tommasini, nella mostra “Basta col sole a scacchi: Uno squarcio nel cubo”.

In Bottega ultime sul carcere notizie-dalle-prigioni/

La prossima puntata giovedì 1 agosto carceraria2

L’origine del nome dato alla rubrica Furundulla si può scoprire qui: hastagasa

La Furundulla precedente: furundulla-225

 

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Benigno Moi

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