Gaza sotto attacco mi dice (di Pabuda)
ferma l’attacco!
dice il braccio
rimasto penzolante,
mezzo attaccato e mezzo no,
alla saracinesca
divelta, implosa, masticata
del negozietto all’angolo.
ferma l’attacco!
brontola lo stomaco vuoto
della nonna, nera, striminzita e incallita.
ferma l’attacco!
strepitano i piedi leggeri in fuga
dei figliolini con le scarpette puma nuove di zecca
ferma l’attacco!
implora il sasso non scagliato, freddo, polveroso in tasca.
ferma l’attacco!
intima l’albero di natale ripiegato all’angolo
verdognolo, in purissima plastica.
(scritta il 2 gennaio 2009)